Nonostante la Casa Austriaca abbia progressivamente incrementato il proprio impegno nelle competizioni su asfalto, ad oggi l’unica Superbike effettivamente prodotta in serie resta la RC8.
Gli austriaci la lanciarono sul Mercato nel 2007 e il suo design tagliente e spigoloso fu subito divisivo tra gli appassionati.
La matita di Gerald Kiska riuscì a riproporre in maniera decisamente particolare lo stile che KTM adottava sul suo parco Fuoristrada e Naked in chiave Superbike, il tutto condito da un telaio a traliccio all’interno del quale era collocato il bicilindrico a V 75° da 1195cc nell’ultima evoluzione disponibile, uscita di produzione al termine del 2015.

Tra il 2008 ed il 2009 è stata resa disponibile la più raffinata RC8 R, che presentava diverse migliorie, tra cui cerchi in lega Marchesini forgiati, passo più corto, maggiore potenza, parafango anteriore in fibra di carbonio, telaio verniciato in arancione a polvere, sospensioni WP e pinze monoblocco Brembo ad attacco radiale.
La RC8 R 1190 dichiarava 175 CV a 12500 rpm per appena 184 kg di peso a secco, una vera bomba.
Nel 2010 è stato il primo anno in cui gli americani hanno avuto la possibilità di acquistare ufficialmente la sportiva austriaca, e in quell’anno la KTM ha offerto anche due edizioni limitate: l’edizione IDM Red Bull e l’edizione Akrapovic.

Parliamo di americani perchè l’esemplare in foto (iconicmotorbikeauctions.com) è una 2010 Akrapovic Edition, U.S. Spec, prodotta in appena 25 esemplari.
Entrambe le edizioni limitate si distinguevano dal modello base per la carenatura speciale, una placca con il numero di edizione limitata sulla piastra di sterzo e un “Club Race Kit” opzionale, che includeva un sistema di scarico in titanio Akrapovic, guarnizioni della testata più sottili, un filtro dell’aria migliorato e un tool per regolare gli alberi a camme.
Queste modifiche permettevano di incrementare ulteriormente la potenza, arrivando a ben 180 CV.

KTM non cercò particolari fortune con la RC8 a livello di competizioni iridate, dato che l’impegno nel WorldSBK non fu mai seriamente preso in considerazione.
La RC8 tuttavia corsa e vinse nel Campionato tedesco Superbike grazie a Martin Bauer (2011) e partecipò ad alcune edizioni della Superstock 1000 FIM Cup.

Nel frattempo l’impegno di KTM è cresciuto a dismisura: i Re dell’Offroad erano partiti dalle Classi 125 e 250 del Motomondiale nei primi anni 2000, oggi sono in MotoGP con la chiara missione di puntare al titolo con i loro prototipi RC16.

Eppure, da quando nel 2015 la RC8 è uscita di produzione, non abbiamo più visto nulla di simile… un vero paradosso, visto che gli austriaci hanno iniziato a sviluppare la RC16 nello stesso anno e hanno fatto il loro debutto in gara nel Gran Premio della Comunità Valenciana 2016 con il collaudatore Mika Kallio.
Oppure l’ennesima conferma di quanto siano slegate oggigiorno le logiche del Motomondiale da quelle della produzione di serie.
KTM ha mantenuto viva questa tipologia di motore, ma l’ha proposto sulle più vendibili (e vendute) Supernaked Tourer.
E a voi piaceva la RC8?