Charlotte, Stati Uniti d’America. Il penultimo round del Campionato del Mondo Mx Gp 2016 ha chiuso i conti per entrambe le categorie. Tim Gajser, dopo una stagione da rookie a dir poco esaltante, è riuscito a mettere le mani sul suo secondo titolo mondiale consecutivo, arrivato in maniera inaspettata tanto quanto lo fu quello 2015. Inaspettata, non immeritata.
Nessuno, fino allo scorso marzo, avrebbe creduto alla favola del giovane sloveno che sale nella classe dei grandi e mette in riga tutti, da Antonio Cairoli a Romain Febvre, da Clement Desalle a Gautier Paulin. Eppure la favola oggi è realtà. Da parte loro, gli avversari hanno contribuito autoeliminandosi in maniera più o meno evidente. Desalle ha corso a mezzo servizio la prima parte di stagione e Febvre si è infortunato nel bel mezzo del campionato.
Cairoli merita un paragrafo a parte. Antonio ha iniziato l’anno con un problema fisico più grave del previsto, che ha rallentato notevolmente la preparazione invernale. Con l’arrivo della primavera i risultati sono migliorati costantemente e sono culminati con le vittorie nei GP di Germania e Italia. Poi, su tracciati meno favorevoli, si è ripiombati nell’anonimato, complice probabilmente un mezzo meccanico non troppo a punto.
Poi le vittorie in Svizzera e la grande prova di una decina di giorni fa ad Assen. Negli Stati Uniti però Tony è arrivato acciaccato, debilitato da un forte stato influenzale che non gli ha permesso di rispettare la promessa fatta: tentare di rimandare la festa di Tim Gajser. Un quattordicesimo posto finale è stato il massimo che il guerriero è riuscito a portare a casa. Ma c’è ancora Glen Helen per il riscatto.
E così, già con la prima manche, Tim ha potuto alzare le braccia al cielo in segno di vittoria per il secondo anno consecutivo, consapevole sta volta però di essere stato il dominatore incontrastato del Campionato del Mondo MX GP 2016.
La spettacolare doppietta di Eli Tomac in MX GP è così passata un po’ inosservata, con tutti quanti focalizzati sul giovane sloveno della Honda. Il pilota statunitense ha messo in mostra una superiorità netta, utile forse anche a far pentire i vertici dell’AMA che hanno deciso di non convocarlo per l’imminente Motocross delle Nazioni.
In gara 1 dietro alla Kawasaki di Tomac si è piazzato un ottimo Justin Barcia sulla Yamaha JGR, terzo finiva Jeremy Van Horebeek. La seconda manche vedeva ancora Tomac dominare, sta volta davanti a Gajser e Glen Coldenhoff, con Barcia costretto ad uno zero. Sul podio Overall, assieme ad Eli Tomac, sono saliti Tim Gajser, quarto e secondo, e Jeremy Van Horebeek, terzo e quinto.
In MX2, Jeffrey Herlings si è assicurato il suo terzo titolo iridato, dopo quelli del 2012 e 2013. Dopo gli anni sfortunati, l’olandese è riuscito a mettere le mani sul mondiale nonostante l’ennesimo infortunio. La vittoria di GP però è anche in questo caso andata ad un pilota a stelle e strisce. Cooper Webb, sulla Yamaha Star Racing, ha finito secondo nella prima manche e ha vinto la seconda, riuscendo a spuntarla su Herlings per due punti. Terzo si è piazzato Austin Forkner, terzo e secondo. Doppio zero per Adam Cianciarulo, partito anche lui come un candidato al podio.
Risultati Gran Premio Stati Uniti MX GP
MXGP – Overall Classification
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Risultati Gran Premio Stati Uniti MX2
MX2 – GP Classification
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