Il Gran Premio del Qatar visto dal punto di vista delle velocità massime. Losail ha esaltato la supremazia motoristica della Ducati che a Borgo Panigale sperano sia una delle eccellenze del Prototipo italiano e non l’unica virtù.
Anche perchè le performance della Yamaha (e di Jorge Lorenzo) sono lì a dimostrare che per vincere Gare e Mondiali questo non basta e a volte non serve nemmeno. Ma veniamo ai numeri, che non mentono mai!
Anche nel corso del Gran Premio le Ducati GP16 si sono confermate le moto più veloci dello schieramento. La supremazia del motore V4 di Borgo Panigale è stata evidente e questo ha consentito ai due alfieri della Casa italiana di rispondere agli “attacchi in scia” dei rivali su Honda e Yamaha che, pur cercando di inserirsi nel pertugio aerodinamico creato dalla Desmosedici sul lungo rettilineo di Doha, non riuscivano a guadagnare abbastanza velocità per sorpassarle sul dritto.
Ma vediamo un po’ di numeri ufficiali del GP Qatar dal punto di vista velocistico. Questa Classifica è stata realizzata considerando le 5 migliori velocità ottenute dai piloti nel corso del Gran Premio, quindi i 5 valori più alti registrati dalla fotocellula in fondo al rettilineo.
Andrea Dovizioso (secondo classificato) è risultato il più veloce grazie ad una media di 349.6 km/h (velocità assoluta 349.8), mentre al secondo posto troviamo l’altra Ducati GP16 ufficiale di Andrea Iannone ad una media di 346.5 km/h.
Il pilota di Vasto, che ha ottenuto una top speed assoluta di 348.3 km/h, ha tuttavia avuto 1/3 dei tentativi di Dovizioso vista la precoce scivolata che lo ha messo fuori dai giochi, proprio mentre era in lotta con il compagno di squadra.
Valentino Rossi (quarto classificato) su Yamaha, sempre in bagarre nella testa della corsa dietro alle Ducati ed alla Honda, di Marquez, è stato il terzo più veloce grazie ad una media di 344.2 km/h /top speed 344.9), ma al quarto posto c’è un’altra Ducati, la “vecchia” GP15 Pramac di Scott Redding, che sul rettilineo di Losail ha toccato i 344.2 km/h di top speed ed i 343.7 km/h di media.
Velocità pazzesche anche per le altre Ducati clienti, anche le “meno nobili” Aspar e Avintia, tanto che Laverty e Barberà completano la Top 6 per un totale di cinque Ducati al vertice.
E pensare che i profili aerodinamici della Desmosedici, generando carico aerodinamico verticale, dovrebbero in linea teorica rallentare la moto, creando resistenza e attrito aerodinamico.
Decisamente meno performante la Honda: Marc Marquez (terzo classificato), nonostante si trovasse in una situazione speculare a quella di Valentino Rossi su Yamaha, non è andato oltre i 342.7 km/h di top speed (341.8 km/h di media), e pensare che la RC213V nel 2015 aveva registrato il primato assoluto a 350.5 km/h… Marquez è stato il migliore degli “Hondisti” per velocità media, mentre dal punto di vista della top speed assoluta è stato eguagliato da Jack Miller su RC213V Marc VDS.
Ancora meno veloce Daniel Pedrosa con 341.0 km/h di media, stesso risultato di Maverick Vinales su Suzuki, con il quale ha lottato per tutto il GP. La Honda è in difficoltà con motore ed elettronica ed il grande weekend di Marquez ha nascosto i problemi.
In ogni caso tutti più veloci del Campione del Mondo Jorge Lorenzo. Il vincitore del Gran Premio ha passato in testa tutta la seconda parte del Gran Premio senza poter sfruttare l’inferiore resistenza all’avanzamento e questo, unito alla velocità di punta inferiore della sua Yamaha M1, non gli ha permesso di superare i 339.2 km/h di media sul rettilineo (top speed 340.8).
Le moto più lente si sono confermate essere le Aprilia RS-GP anche se in Gara, grazie al trenino di scie, la moto italiana di Noale ha raggiunto i 339.0 km/h di media con Bautista ed i 334.2 km/h con Bradl. Il gap in gara non è enorme, ma la performance assoluta sì. E se parti dietro di velocità devi averne ancora di più.
Qui sotto la Classifica velocistica completa del Gran Premio Qatar 2016 di Losail, prima prova del Mondiale MotoGP.