Sto iniziando a pensare che la Formula 1 sia gestita da squilibrati mentali.

Nei Bar di tutta Italia, tra una Pinta, un Cocktail, un Amaro e a volte qualcosa in più, l’appassionato medio si lascia andare a sproloqui ed avventurose affermazioni secondo le quali anch’egli farebbe meglio di Ecclestone.

È la versione Motorsport del “in Italia sono tutti allenatori”. Gestire la FOM, la FIA e dunque la Formula 1 non è una cosa semplice, perchè il Circus non è solo ciò che noi vediamo la domenica in pista. È politica, finanza, economia.

Insomma, per comandare una qualsiasi Organizzazione nella quale transitano miliardi di dollari bisogna essere dei professionisti.

E un professionista sa quel che fa, anche se spesso è antipatico. Soprattutto agli avventori dei Bar.

Questa era la premessa, perchè la mia critica è sempre rispettosa dei ruoli. Ma devo andare al dunque.

Quello che è successo nelle ultime due settimane in Formula 1 ha seriamente messo in crisi una mia convinzione, ovvero di avere un’idea di Motorsport semplicemente diversa da quella che ha chi comanda il baraccone. Ma che tutte siano legittime.

E invece sto iniziando a pensare anche io che la Formula 1 sia in mano a dei folli che abbiano completamente perso la capacità di intendere e di volere.

La cronaca delle ultime due settimane è tanto delirante da non meritare particolari approfondimenti, mi limiterò a riassumervi quanto è successo con una serie di punti spazio-temporali.

24 Febbraio 2016, mattina: la notizia-bomba arriva dallo Strategy Group che, insieme ai Team, approva all’unanimità il nuovo format di qualifiche ad eliminazione in vigore già quest’anno, dal GP Australia 2016. Ultimo pilota della classifica in tempo reale eliminato ogni 90 secondi, come nei videogiochi.

24 Febbraio 2016, pomeriggio: Bernie Ecclestone conferma ma si dice insoddisfatto, sostenendo di aver voluto cambiamenti più estremi e confidando di aver proposto la griglia invertita e le “zavorre in tempo” a seconda dei risultati dei GP precedenti. Una sorta di Balance of Performance tipico di GT e Turismo. Sospiro di sollievo generale per il pericolo scampato e a fronte delle proposte di Bernie la nuova qualifica ad eliminazione sembra già più simpatica.

24 Febbraio, pomeriggioPat Symonds (Williams) si dice scettico: Non credo che vedremo un grande spettacolo con queste nuove Qualifiche”. Ma non erano tutti d’accordo?

27 Febbraio: Bernie Ecclestone annuncia che il nuovo format delle Qualifiche non entrerà in vigore in Australia, ma a Maggio in Spagna. Il motivo? Il software che gestisce i tempi non è compatibile con questa idea, deve essere riprogrammato e ci vuole tempo, saremo pronti per la Spagna, a Maggio”. Vien da chiedersi se all’interno del Circus si parlino tra loro e se prima di decidere la nuova Regola abbiano chiesto a chi avrebbe dovuto metterla in atto, ovvero i Cronometristi.

1 Marzo, mattina: Sergio Marchionne (Ferrari) dichiara da Ginevra che il nuovo format delle Qualifiche “va rivisto, anche perchè non c’è accordo tra i Team.

1 Marzo, mattinaToto Wolff (Mercedes) smentisce Marchionne sostenendo che tutti i Team fossero d’accordo sul nuovo format di Qualifiche anche perchè, altrimenti, lo Strategy Group non avrebbe potuto deliberare. Tutte le squadre presenti nella commissione di Formula 1 hanno votato a favore”, ha detto Toto, che sui problemi del Software dichiara “sì, ho sentito che ci sono stati dei problemi”.

1 Marzo, pomeriggio: Fernando Alonso (McLaren Honda) dice la sua: “Questo nuovo format non mi piace e credo non piacerà neanche ai tifosi. Se c’è meno gente che viene alle gare non è per colpa delle Qualifiche.

2 Marzo, mattina: Bernie Ecclestone dichiara che il nuovo software è pronto e la FIA approverà a giorni le nuove regole con effetto immediato. Ci sono voluti quattro giorni contro i due mesi previsti, miracolo.

2 Marzo, pomeriggio: il nuovo sistema di Qualifiche entrerà in vigore già in Australiama solo in Q1 e Q2, mentre le Q3 saranno provvisoriamente disputate con le vecchie regole. Un ottimo modo per non confondere ulteriormente gli spettatori.

2 Marzo, tardo pomeriggio: qualcuno si accorge che cambiare le Regole ogni 12 ore non sia solo non solo corretto, ma nemmeno consentito dal Regolamento stesso. Viene indetta una riunione della Commissione F1 e tutte le decisioni prese  vengono congelate.

3 Marzo, mattinaCharlie Whiting (Direttore di Gara FIA) convoca i piloti nel Motorhome della Federazione all’interno del Paddock di Barcellona, dove si stanno svolgendo i Test invernali. Dalla riunione emergono posizioni opposte.

3 Marzo, pomeriggio: non si sa ancora con quale Regolamento sportivo verrà disputato il Gran Premio d’Australia, in programma a Melbourne tra 2 settimane, così come tutti gli altri Gran Premi del 2016.

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