La novità di Pininfarina portata al Salone di Ginevra 2016 è una Supercar da pista alimentata ad idrogeno: si chiama H2 Speed. Questo il primo tassello della nuova Storia dell’Azienda italiana, salvata pochi mesi fa al Colosso indiano Mahindra.
H2 Speed è la visione innovativa di Pininfarina di un’auto da pista ad alte prestazioni basata su una rivoluzionaria tecnologia a idrogeno fuel cell sperimentata da GreenGT, società franco-svizzera che dal 2008 progetta, sviluppa e realizza sistemi di propulsione puliti e sostenibili.
H2 Speed si rivolge agli appassionati della velocità e dell’innovazione attratti, al tempo stesso, dall’esclusività tipica di un veicolo di design Pininfarina prodotto in serie limitata.
A metà strada tra il prototipo da competizione e la supercar di produzione, H2 Speed è la prima auto da pista a idrogeno ad alte prestazioni al mondo.
Merito della tecnologia ‘Full Hydrogen Power’, un potente gruppo motopropulsore “elettrico-idrogeno” fuel cell messo a punto dal partner GreenGT.
Il risultato è una vettura a zero emissioni in grado di raggiungere i 300 km/h rilasciando nell’atmosfera solo vapore acqueo. Grazie ad una potenza massima di 503 cavalli, il motore consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi.
Notevole anche la rapidità di rifornimento, sconosciuta alle elettriche tradizionali: il pieno di idrogeno può essere fatto in soli 3 minuti.
“H2 Speed – spiega il Presidente Paolo Pininfarina – è l’emblema della Pininfarina nel solco della purezza, dell’eleganza e dell’innovazione. Lo spirito del progetto si collega alla grande tradizione dell’aerodinamica, più volte esplorata da Pininfarina nel corso dei decenni, ma anche alle nostre più recenti dream car. Questo concept è una sintesi di tecnologia, sostenibilità, armonia, flusso aerodinamico e, soprattutto, velocità. Ed è anche il modo migliore per confermare il ruolo di Pininfarina quale vessillo dei valori estetici del design italiano nel mondo e per rafforzare il suo marchio, vero carattere distintivo dell’Azienda”.
H2 Speed rientra in uno dei filoni principali della ricerca Pininfarina, quello legato alle performance e all’innovazione aerodinamica e tecnologica per le competizioni, come dimostrano la Lancia Aprila Aerodinamica del 1937, la Fiat Abarth Monoposto Pininfarina Record del 1960, la Dino 206 Competizione del 1967, la Lancia Beta Montecarlo Turbo Gruppo 5 del 1978. In questo ambito, tuttavia, l’esempio più eclatante è la Sigma Grand Prix del 1969, che è infatti esposta a Ginevra accanto alla novità H2 Speed.
La Sigma reinterpretava e rinnovava il concetto di Formula 1 introducendo importanti contenuti di sicurezza tesi a ridurre drasticamente la componente di rischio intrinseca in questo sport.
Risultato del lavoro di un team internazionale di esperti, il prototipo incorporava soluzioni all’epoca avveniristiche e diventate oggi di uso comune, come i serbatoi di sicurezza e il sistema antincendio di bordo.