Al Salone di Detroit arriva la Fisker Force 1, muscolosa Supercar americana con motore V10 e cambio manuale. L’ultima idea Oltreoceanica ha fatto arrabbiare Aston Martin, che ha accusato Fisker di aver copiato la DB10. Francamente così non sembra.
Fisker Automotive presenta Force 1. Una nuova Supercar, sportiva e lussuosa, mostrata al pubblico in occasione del Salone di Detroit. La Force 1 è un’automobile che nasce dall’incontro tra Henrik Fisker, il pilota texano Ben Keating e l’ex Capo di General Motors, Bob Lutz.
Sotto al cofano della Force 1 è stato montato un motore 8.4 V10. Come avrete capito stiamo parlando della muscolosa unità aspirata di derivazione Dodge Viper, capace di circa 750 CV di potenza massima per 865 Nm di coppia. Al motore è accoppiata la trasmissione con cambio manuale a sei marce ma, assicura Fisker, la vettura sarà disponibile con un cambio sequenziale al volante come optional.

Fisker, con la consulenza di Ben Keating, ha lavorato molto sulla dinamica della vettura, tanto da sviluppare un sistema di controllo attivo del telaio e delle sospensioni che, sempre stando a quanto apprendiamo dall’Azienda californiana, sarebbe strettamente derivato dal mondo delle Competizioni.
Il peso della vettura è estremamente ridotto per un “motorone” del genere: la bilancia segna 1538 kg. E le prestazioni sono da sportiva vera: da 0 a 100 km/h in 3 secondi netti, 10.97 secondi per completare il quarto di miglio ed oltre 350 km/h di velocità massima.
La Force 1 entrerà in produzione con una tiratura limitata a soli 50 esemplari. Il prezzo annunciato per la versione con cambio manuale è di 270.000 dollari.
L’ultima nata di Casa Fisker è oggetto di contesa a causa di una accusa proveniente dal Regno Unito: dopo aver visionato alcuni bozzetti grafici rilasciati al pubblico, Aston Martin aveva puntato il dito contro Henrik Fisker, ex-designer dell’Azienda di Gaydon accusato di aver copiato la DB10 costruita per il film James Bond Spectre.

L’unica sezione di vettura confrontabile è la coda e il taglio del posteriore, ma le somiglianze non sono affatto evidenti. Di sicuro non giustificano l’accusa di plagio e la richiesta inviata a Fisker di non presentare la vettura a Detroit. Il risultato finale è molto più distante di quanto non potessero suggerisce gli essenziali bozzetti del progetto.

Infatti Fisker Automotive ha risposto citando in Tribunale Aston Martin Lagonda con tanto di richiesta risarcimento danni da 100 milioni di dollari. Da un’esagerazione all’altra, anche perchè la spericolata uscita dei britannici ha portato parecchia pubblicità a Fisker. Ma questa è un’altra Storia.