Il Progetto Nissan LMP1 è finito nel modo più inglorioso possibile. La Casa giapponese ha ritirato l’iscrizione al FIA WEC 2016, ammettendo la sconfitta di un’idea molto strana che ricorderemo per la disastrosa esperienza di Le Mans 2015.
Poche settimane fa la Nissan GT-R LM era tornata in azione al NOLA Motorsport Park di New Orleans per pianificare il nuovo anno, con molte novità e con nuovi piloti, compreso il figlio d’arte ex F1 Nelsinho Piquet.
Il verdetto della pista è stato agghiacciante per le ambizioni del Reparto R&D NISMO che, nonostante il duro lavoro e gli investimenti fatti dopo la disfatta di Le Mans, si è dovuto arrendere all’evidenza: il Progetto della GT-R LM con motore anteriore e trazione “tutta avanti” non ha nè capo nè coda.
“Il Team ha svolto un grande lavoro, ma il programma non è in grado di raggiungere le ambizioni previste. Ci concentreremo sul Motorsport ad altri livelli. Annunciamo il ritiro della nostra iscrizione al Campionato del Mondo Endurance 2016“, si legge nella nota diffusa oggi da Nissan NISMO.
Lo scorso inverno Nissan aveva annunciato il ritorno a Le Mans dopo 16 anni di assenza con uno Sport-prototipo che aveva suscitato i dubbi e le ironie di molti, ovvero una LMP1 con motore montato in posizione centrale/anteriore, trazione anteriore ed ibrido meccanico tramite un volano posto dietro al propulsore V6 Biturbo da 3.0 litri alimentato a benzina.
Nissan aveva scelto di montare motore e trazione sull’asse anteriore (ovvero sterzante…) per lavorare sulla coda del Prototipo, di fatto “vuota” e interpretabile con molta più libertà dal punto di vista aerodinamico rispetto alle rivali, cercando di compensare il deficit dinamico creando carico verticale attraverso l’estrattore dell’aria e, allo stesso tempo, ridurre la resistenza aerodinamica (quindi aumentando velocità e diminuendo i consumi di carburante) attraverso due condotti nei quali convogliare l’aria.
La speranza che in Nissan sapessero ciò che stavano facendo è andata scemando settimana dopo settimana, fino alla disastrosa 24 Ore di Le Mans, dove tre le GT-R LM NISMO hanno avuto un’infinità di problemi ma, soprattutto, palesato i limiti progettuali del pacchetto in termini di trazione, grip, velocità in curva ed usura degli pneumatici.
In Qualifica le GT-R LM NISMO si erano classificate dietro alle LMP1 private con motore termico, di un soffio più veloci delle LMP2 della Classe inferiore. In gara era andata ancora peggio: nessuna GT-R LM Classificata, accusando 20 secondi a giro di ritardo rispetto alle pari categoria, preceduta sul passo-gara dalle LMP2 motorizzate… Nissan.
Dopo la débâcle del Circuit de la Sarthe Nissan aveva ritirato le vetture dal Campionato per concentrarsi sullo Sviluppo e ripresentarsi nel 2016. Questo inverno alcuni Test completati, poi la doccia gelata.
Oggi sventola la bandiera bianca: la GT-R LM lascia un ricordo pessimo, come pessima è stata la pubblicità per l’Engineering giapponese, e in NISMO rotoleranno delle teste. Per quanto bizzarro, ringraziamo comunque Nissan per aver portato a Le Mans l’ennesimo progetto diverso, il bello di questo Sport. Sperando di rivederli presto con qualcosa di un po’ più veloce.
Al via del FIA WEC 2016 di Classe LMP1-H avremo così le Case ufficiali Toyota, Audi e Porsche. Alla 24 Ore di Le Mans ci saranno 6, massimo 7 Sport-prototipi della Classe Regina, visto che il Gruppo Volkswagen ha rinunciato alle terze vetture, decisione presa dal CdA e che rientra nel Piano di tagli e ricollocamento delle risorse successivo al Diesel Gate.