Ducati 959, il nuovo tassello nella serie Panigale. Presentata al Salone EICMA 2015 di Milano, la moto italiana non è certo una Supersport, quanto una Panigale più facile e accessibile.
Suona male chiamarla “Panigalina”, diciamo più che è una Panigale d’accesso. Le Supersport Ducati non ci sono da parecchi anni e la 959, come la 899, va vista come una bicilindrica nata dalla costola della sorella più grande per offrire agli appassionati un’alternativa più abbordabile e “facile”.
La nuova Ducati 959 non è la terza moto della Serie, perchè è una vera e propria sostituta della 899 che uscirà di produzione alla fine dell’anno.
Gli Ingegneri di Borgo Panigale hanno aggiunto potenza e coppia al motore bicilindrico portante Superquadro grazie all’aumento della corsa, che ha portato la cilindrata a 955 centimetri cubici.
La potenza erogata dalla 959 Panigale tocca il picco di 157 CV a 10.500 giri e rientra nella normativa Euro 4. Per raggiungere questo obiettivo si è lavorato su motore ed elettronica, ma anche sull’impianto di scarico.
La 959 adotta un nuovo scarico laterale con doppio terminale, ma solo nelle versioni Italia, Europa e Giappone, proprio per ragioni di emissioni. In Nord America continuerà ad essere veduta con lo scarico sottopedana che contraddistingue la serie Panigale.
Il peso della Ducati 959 è di 176 kg, risultato possibile anche grazie al motore che svolge funzione portante (telaio), mentre al forcellone è stato confermato il bibraccio, soluzione che spezza la somiglianza con la 1199 e 1299, come avveniva per la precedente 899.
Il pacchetto di Gestione Elettronica è molto sofisticato ed il motociclista può selezionare le varie Ride Mode per selezionare le mappature più idonee alla situazione e al proprio stile di guida, switchando modalità che intervengono sull’erogazione del motore, sulla regolazione del Traction Control, dell’impianto frenante ABS e del freno motore, oltre alla regolazione del cambio elettronico Quick Shifter, che sulla 959 Panigale è di serie.