Lewis Hamilton attacca Michael Schumacher? Cazzate. In Rete è scoppiata l’ennesima polemica basata sul nulla, estrapolando una frase vecchia di quattro giorni nata da una domanda che aveva fatto arrabbiare il pilota della Mercedes.
Visto che di polemiche in questi giorni ce ne sono poche, ecco quella su Lewis Hamilton. In queste ore la Stampa è letteralmente impazzita riportando dichiarazioni presentate come “anti Schumacher” pronunciate del pilota britannico.
In sostanza, secondo quanto buttato in pasto all’inferocito e sensibile pubblico, Hamilton avrebbe detto che i suoi Titoli sono meritati mentre quelli di Schumacher no. La realtà è un’altra.
Il virgolettato è stato riportato dal Kolner Express ma va inserito in un contesto ben più ampio. Nel corso di una intervista rilasciata a Città del Messico un giornalista ha stuzzicato il tre volte iridato paragonando quanto accaduto ad Austin all’incidente di Jerez 1997, dove Schumacher e Villeneuve arrivarono all’ultima gara in lotta per il Titolo.
Per intenderci si è cercato un parallelismo tra la prima curva del GP Stati Uniti, dove Hamilton ha costretto Rosberg a finire largo alla prima curva, all’incidente causato in Spagna dall’ex pilota della Ferrari, quando centrò in pieno Jacques Villeneuve andando a chiudere intenzionalmente la Williams che lo aveva sorpreso all’interno.
Il Campione della Mercedes ha espresso il suo punto di vista dicendo, piuttosto infastidito dal parallelo tracciato, di “non aver mai ricorso a ciò che Schumacher aveva fatto per vincere un Campionato”. Fine.
Schumacher danneggiò la sua Ferrari, si insabbiò nella via di fuga e fu costretto al ritiro, mentre Villeneuve concluse terzo pur riportando danni sulla fiancata della sua Williams.
Villeneuve vinse il Mondiale per tre punti su Michael, ma successivamente il tedesco venne punito con l’esclusione dalla Classifica Mondiale colpevole di aver deliberatamente attuato una mossa volta all’eliminazione dalla corsa dell’avversario.
Fu un episodio molto grave, una macchia nella straordinaria Carriera di Schumacher, che era arrivato in Ferrari dopo i due Titoli con la Benetton di Briatore. Qualcosa che rimase nell’immaginario collettivo e che il pilota più vincente di sempre riscatterà vincendo qualche anno più tardi i cinque Mondiali consecutivi con la Rossa.
È comprensibile che Hamilton si sia sentito offeso dalla domanda, lui che all’epoca aveva 12 anni ed ha vissuto da fan il disastro di Jerez 1997. Alcuni hanno detto che non avrebbe dovuto parlare di Michael vista la situazione clinica del tedesco, ma è un discorso pieno di buonismo e che nulla c’entra con il Motorsport e con la normale dialettica.
Anche perchè non ha offeso nessuno, ha difeso la propria condotta di gara, giusta o sbagliata che sia. Eppure la brutalità con la quale sono state montate le parole sta creando un putiferio ed il Fans Club di Kerpen si è parecchio offeso.
Lewis avrebbe potuto dribblare la domanda? È vero, ma la sua risposta va inserita in questo contesto. Hamilton non ha detto nient’altro, non ha tirato in mezzo i favoritismi di Barrichello, non ha detto che la Ferrari era superiore, non ha parlato di irregolarità tecniche, non ha attaccato Schumacher, non ha “infierito” sul tedesco (testuale titolo letto su un Magazine italiano).
Alcuni vogliono farci credere che Hamilton abbia preso un microfono e detto che i suoi Titoli valgono di più tirando merda su Schumacher. Perchè questo è quello che si sta leggendo in Rete e che probabilmente domani troveremo anche su qualche giornale. Per fortuna (o purtroppo?) sono tutte illazioni.
Nel Motorsport stiamo vivendo una autentica “caccia al mostro” e non sorprende che alcuni abbiano voluto estrapolare una risposta di un’intervista vecchia di quattro giorni per creare un nuovo caso. Non lamentiamoci se il pubblico diventa “cattivo” pensando di risolvere tutto con “tweet” riparatori.