Il motore 2016 sulla SF15-T non sarebbe servito a niente.

Ferrari ad Austin con il quinto motore. Perchè non hanno montato il prototipo 2016? Perchè probabilmente sanno quello che fanno.

Due notizie dal Paddock di Austin. La prima è che entrambe le Ferrari SF15-T correranno con il quinto motore, la seconda è che non si tratta della tanto chiacchierata Power Unit con basamento stretto che dovrebbe essere la base del propulsore 2016.

In realtà era abbastanza scontato che la decisione del Cavallino si sarebbe orientata su di un motore evoluto ma non rivoluzionario, anche perchè la PU 2016 richiederebbe, per portare i vantaggi sperati, lo spostamento di diverse componenti e nuovi spazi nel retrotreno.

Rifare i supporti motore sarebbe stato il minore dei problemi. Il vero cruccio è rappresentato dalla trasmissione, che andrebbe necessariamente modificata, e dalla MGU-K, che andrebbe spostata dalla trasmissione e posta sulla bancata sinistra del V6 siglato Ferrari 059/4.

Senza considerare il raffreddamento delle parti in luogo di una carenatura pensata per spingere aria nel retrotreno in ben altre direzioni.

Il quinto motore è nuovo, immacolato, ma segue le specifiche di quello lanciato a Monza a inizio Settembre e con il quale la Scuderia è riuscita ad arrivare ad oggi senza particolari problemi. Quindi positivo dal punto di vista dell’affidabilità e, a giudicare dai risultati, anche per prestazioni.

Cambiare il motore oggi significa poterlo sfruttare per le restanti quattro gare al 100% visto che un propulsore deve durare tra i quattro e i cinque GP e l’attuale unità sarebbe comunque stata cambiata da qui a fine Campionato visto che questa aveva già quattro weekend sul groppone.

Cosa dovremo aspettarci nel GP degli Stati Uniti? Niente di clamoroso, sarà già tanto riuscire a recuperare lo svantaggio dato dalla sostituzione, visto che Vettel e Raikkonen saranno entrambi retrocessi di dieci posizioni in Griglia rispetto alla posizione che otterranno in Qualifica.

Vettel si è espresso perfettamente parlando del motore, e chi meglio di lui del resto? Sebastian ha semplicemente detto che il quinto motore era pianificato ad inizio stagione, che il quarto ha soddisfatto ed ha fatto quel che doveva fare e che si continua a lavorare per il 2016.

Si diceva che Ferrari avrebbe tenuto l’attuale per non incorrere in ulteriori penalizzazioni e difendere il secondo posto di Sebastian nel Mondiale Piloti dal sicuro assalto di un ferito Nico Rosberg. E che non avrebbe utilizzato l’evoluzione 2016 per via dei legittimi dubbi sull’affidabilità del pacchetto.

Teoria curiosa. Prima di tutto bisognerebbe chiedersi quanto possa valere un secondo posto rispetto allo sviluppo di un progetto che a Maranello ritengono potenzialmente vincente, in secondo luogo i vantaggi che l’evoluzione 2016 è in grado di dare sono, stando a quanto si apprende dal Team, strettamente legate all’ingegnerizzazione della nuova monoposto.

In poche parole il motore 2016 sulla SF15-T non avrebbe dato quelle prestazioni che, invece, gli Ingegneri sono convinti di poter tirar fuori dalla nuova monoposto. Sarebbe stato inutile, forse dannoso.

Proprio perchè non si tratta del solo motore, quanto dell’insieme, pensato per lavorare con disposizione delle parti non possibile sulla vettura attualmente impiegata.

Nella difficoltà di comprensione della Formula 1 moderna è un concetto abbastanza semplice.

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