Secondo Adrian Newey Red Bull sarà costretta a lasciare la Formula 1 per colpa di Mercedes e Ferrari. Ha sia ragione, sia torto. Io e Bernie Ecclestone abbiamo una cosa in comune: non vogliamo che questo accada. La differenza è che io non ho offerto 20 milioni di euro alla Renault. Tutti i retroscena.
Della questione Red Bull 2016 ne ho parlato ed è inutile ripetersi: l’ho fatto nell’articolo del 15 Settembre (quando Ferrari era rimasta l’unica alternativa) ed in quello del 28 Settembre (quando analizzavo l’impatto del Diesel Gate sulla F1 e sui piani di RBR).
Cosa è cambiato nel frattempo? Purtroppo per Red Bull nulla che possa far tirare un sospiro di sollievo a Milton Keynes. Ferrari avrebbe chiuso il contratto con Toro Rosso per la fornitura di Power Unit con specifiche 2015 (quelle che Horner e Marko avevano rispedito al mittente), destinando l’ultima possibilità a Faenza. Curioso che la squadra gemella sia a posto e quella “madre” no, infatti qualche sospetto a riguardo ce l’ho ma in questo momento preferisco tenerlo per me perchè devo verificare e non vorrei dire una cazzata.
Ferrari non può più fornire motori a nessuno anche perchè a Maranello un impegno del genere non sarebbe sostenibile e qui il Regolamento non c’entra. È proprio una questione di risorse umane e logistica. Sarebbe da folli ristrutturare ed investire soldi sull’Area Motori per un impegno clienti extra che potrebbe durare 12 mesi. O Toro Rosso o Red Bull, insomma. E la scelta è stata fatta.
Oggi il Calendario segna 12 Ottobre 2015 e la Red Bull Racing è ancora senza motore. Negli ultimi giorni c’è stato un clamoroso dietrofront da parte di alcuni uomini del Team perchè evidentemente devono essersi resi conto della gravità della situazione: c’è una monoposto (forse, vedremo poi perchè) la cui progettazione è ferma perchè manca una Power Unit, mancano gli ingombri, mancano le scelte aerodinamiche legate alla sistemazione delle componenti che è diversa per ogni Costruttore.
Alcuni hanno invocato un ritorno con Renault. I primi sono stati Ricciardo e Kvyat, due che oggi iniziano a pensare di poter restare disoccupati. Il forfait della Red Bull Racing sarebbe importante a livello economico e non a caso avevamo pronosticato un intervento di Bernie Ecclestone. Il vecchio Mr E si è giocato le proprie carte parlando di soldi: ha offerto a Renault un trattamento di riguardo nella distribuzione dei ricavi commerciali riconoscendo all’Azienda di Viry-Chatillon lo status di Team Storico.
Premesso che probabilmente alla Renault questo status spetterebbe di diritto ma a quanto pare non è così, in poche parole Ecclestone ha offerto a Renault 20 milioni di euro per fornire i motori alla Red Bull Racing. Ad oggi non sappiamo ancora quale sia stata la risposta dei francesi.
Oggi, ad Abu Dhabi, Adrian Newey ha rilasciato questa dichiarazione all’Agenzia di Stampa Reuters UK.
Probabilmente saremo costretti a lasciare la Formula 1 perchè Ferrari e Mercedes hanno avuto paura di noi.
E probabilmente Newey ha parzialmente ragione sul fatto che Ferrari e Mercedes abbiano avuto paura della Red Bull. Ma il comportamento di Ferrari e Mercedes è comprensibile, legittimo, anche giusto. Sono loro i Costruttori e sono loro che, com’è nella logica del Mercato, decidono le condizioni sulla fornitura dei propulsori, forti di una evidente superiorità tecnica rispetto ai concorrenti.
Ha completamente torto quando sostiene che Red Bull lascerebbe la F1 per colpa loro. Ferrari ha proposto i motori 2015 e si sono sentiti offesi per una proposta che avrebbe potuto salvarli dal baratro.
Se mai si dovesse giungere a questo clamoroso epilogo la colpa sarebbe solo e soltanto dei vertici austriaci, totalmente incapaci ad intavolare una trattativa senza rendersi conto di essere in una posizione passiva per due motivi principali. Il primo è che non sono un motorista, il secondo è che nel Paddock sono visti malissimo dopo la rottura del rapporto con Renaul. Nessuno è disposto ad essere sputtanato per gli insuccessi del partner, tradotto. O meglio, non tutti.
È cosa nota da diversi giorni che Honda, in preda alla disperazione, abbia offerto a Red Bull le proprie Power Unit gratuitamente. Sì, gratis. A Dicembre scade il contratto di esclusiva tra McLaren e Honda e nel 2016 sarà possibile per la Casa di Tokyo di declinare i propulsori ad un secondo soggetto. Honda cercava una Scuderia per avere due feedback sul travagliato sviluppo della sua PU. Red Bull ha rifiutato.
Inutile accampare teorie su quel che sarà (rientro nel 2017 in F1, clamoroso approdo a Le Mans in LMP1, eccetera), ma la situazione ad oggi è questa. Red Bull Racing non ha un motore, la RB12 è solo virtuale (pensate che le monoposto 2016 sono progettualmente complete da prima dell’estate) e il Mondiale F1 rischia di perdere un Team proprio nell’anno in cui arriva il tanto decantato “undicesimo” (Haas).
In tutto questo Bernie Ecclestone è al lavoro per mettere le cose a posto a suon di milioni proprio mentre Force India e Sauber lo hanno denunciato all’Unione Europea a causa del medesimo comportamento.
Ma voglio fare una cosa, dato sono un romantico e voglio dare a Red Bull una speranza. Vi ricordate cosa accadde il 6 marzo 2009? Venne presentata la Brawn GP, una monoposto costruita su progetti Honda, ristudiata in fretta e furia da Ross Brawn e modificata per ospitare il motore Mercedes V8 e il diffusore posteriore la cui regolarità terrà banco per mesi.
La BGP 001 dominò il Mondiale con Button e Barrichello vincendo Campionato Piloti con Jenson e bissando il Mondiale Costruttori. Nove mesi più tardi la Mercedes acquistò la maggioranza e diete vita al proprio Team ufficiale. Poi cominciò il dominio quadriennale di Vettel e della Red Bull.
Sono troppo romantico e amo troppo il Motorsport per pensare che l’anno prossimo non ci sia più la Red Bull. Una squadra che a tanti sta antipatica ma che ha scritto la Storia delle ultime stagioni, ha investito tanti soldi sul programma dei Giovani Piloti, ha dato lavoro a tante famiglie e ha dominato l’era del V8 aspirato (con Renault, ricordatelo a Marko) e che mi piacerebbe vedere competitiva, così come spero lo sia la nuova Renault. Come me la pensa anche Ecclestone. Anche se lui è meno romantico.