Stefan Bradl si presenta ai tifosi Aprilia dopo aver firmato il contratto che lo lega alla Casa di Noale per la seconda metà del Mondiale MotoGP 2015 con opzione per il 2016. Domenica il debutto a Indianapolis.
Il pilota tedesco arriva dal Team Forward, squadra colpita dallo scandalo che ha coinvolto Media Action, la Società svizzera SA di Giovanni Cuzari, patron del Team attualmente agli arresti nella Confederazione con l’accusa di corruzione e riciclaggio, reati legati a presunte sponsorizzazioni fittizie ed irregolarità nella gestione finanziaria della squadra MotoGP.
Bradl prende il posto di Marco Melandri e affiancherà Alvaro Bautista a partire dal GP Stati Uniti in programma questo weekend a Indianapolis.
Ecco le prime parole di Bradl da pilota Aprilia.
Non vedo l’ora di arrivare a Indianapolis e iniziare questa nuova, grande avventura.
Inizialmente non sarà facile, è ovvio: dovrò abituarmi a un nuovo team e a una nuova moto, per cui il mio obiettivo principale in questo primo Gran Premio è quello di iniziare a conoscere i miei tecnici e prendere confidenza con il comportamento della moto.
Il 2015 non è stato un anno semplice. Bradl è arrivato dalla Honda LCR dopo essere stato per un paio di anni in orbita HRC.
La Yamaha Forward, che sotto alle carene è una vecchia Yamaha M1 Tech3, non ha regalato i risultati sperati al tedesco, traguardi che invece aveva raggiunto Aleix Espargaro.
Stefan è stato rallentato da una serie di infortuni.
Per quanto riguarda il mio polso destro infortunato, la situazione è buona: sono molto contento perché la mano non mi sta più dando problemi e ultimamente ho potuto effettuare lo stesso programma di allenamento che facevo prima dell’infortunio.
Durante la pausa estiva il processo di guarigione è proseguito bene e lunedì scorso ho anche ricevuto l’ok dai medici per gareggiare a Indy.
Nella pausa estiva non è restato a guardare, come del resto tutti i colleghi.
Di recente mi sono allenato anche con il Motocross per verificare le sensazioni in moto: non so ancora come mi sentirò in sella a una MotoGP, ma penso che arriverò a Indianapolis già vicino al 100% della forma fisica.