Crisi GasGas. KTM si fa avanti, ma i dipendenti spagnoli accolgono la delegazione austriaca con un manichino impiccato e un cartello: “Questa non è casa vostra”.
Come è noto, da parecchi mesi a questa parte la situazione finanziaria di GasGas è, per usare un eufemismo, precaria.
Il marchio spagnolo sta rischiando seriamente di chiudere i battenti, ma, grazie ai dipendenti che continuano a lavorare senza uno stipendio, i reparti di vendita, assistenza e ricambi continuano a supportare i clienti.
E’ chiaro però che questa è una condizione insostenibile: a meno che un compratore non si faccia avanti per salvare la situazione, i pur volenterosi lavoratori iberici non potranno andare avanti così a lungo.
Ed ecco che KTM entra in gioco. La Pierer AG, società per azioni che detiene il marchio austriaco, non si è fatta scappare l’occasione e ha dimostrato il suo interesse attorno alla potenziale acquisizione di GasGas.
Ma la risposta di chi ancora lavora nello stabilimento di Girona è stata se non altro singolare. La delegazione austriaca in visita alla fabbrica è stata accolta così: un manichino con indosso una maglia arancione Ktm letteralmente impiccato, pneumatici in fiamme a pochi metri dall’entrata e un cartello con un messaggio eloquente.
“KTM questa non è casa tua”.
Questo il benvenuto da parte di chi ancora crede in GasGas, di chi non vuole cedere al gigante cattivo, di chi non vuole perdere la sua identità e di chi non vuole vedersi sottratto il lavoro, come è successo prima con Husaberg e poi con Husqvarna, i cui stabilimenti sono stati spostati a Mattighofen e incorporati con quelli KTM.
Non resta che aspettare e stare a guardare quelli che saranno gli sviluppi della vicenda. Di certo in Austria non l’avranno presa molto bene, ma è anche vero che ciò che conta, alla fine, è il vile denaro.
GasGas dal canto suo ha tanto da dire. Negli ultimi anni si è assistito ad un’importante crescita del marchio associata all’incremento della qualità dei prodotti. Il marchio di Girona, assieme proprio a KTM, Sherco, Beta e TM, rappresenta il baluardo del motore a due tempi nell’enduro moderno.
Da non dimenticare nemmeno l’acquisizione da parte di GasGas della tecnologia e del reparto R&D Husqvarna, dopo che l’ex costruttore italiano è diventato proprietà di KTM. Le moto spagnole con i motori italiani non sono mai state avvistate sui sentieri, ma ad EICMA 2014 è stato presentato un prototipo che non è ancora riuscito a vedere la luce.
Se la Pierer AG dovesse diventare la nuova proprietaria di GasGas questa occasione probabilmente non si presenterà mai, e potremmo assistere alla morte di un altro marchio europeo e della sua originalità.
foto e video Enduropro.com