Mondiale Enduro, GP Belgio. Eero Remes, Antoine Meo e Mathias Bellino piazzano delle doppiette decisive e si avvicinano ad essere incoronati Campioni del Mondo.
Il primo Gran Premio del Belgio nella storia del mondiale enduro non ha riservato sorprese particolari e ha confermato i valori in campo visti già nei primi cinque GP disputati.
La Enduro 1, dopo l’infortunio al ginocchio di Christophe Nambotin, è diventata terreno di caccia di Eero Remes. Il finlandese ha vinto cinque delle ultime sei giornate ed è passato in testa al campionato. Il pilota francese si è piazzato sempre secondo, e ora il gap di punti tra i due ammonta a otto lunghezze. Non certo un margine di sicurezza, ma la rimonta per Nambotin sarà davvero difficile.
Sul terzo gradino del podio, nell’arco delle due giornate in terra belga, si sono alternati Daniel McCanney e Lorenzo Santolino. Il primo può essere considerato la rivelazione del campionato: sei podi nella sua stagione da rookie sono decisamente un ottimo bottino, e la terza posizione in graduatoria, in lotta proprio con Santolino, è prova della sua consistenza.
La Enduro 2 è l’unica classe in cui si è assistito ad un colpo di scena. Pierre Alexandre Renet nel corso della prima giornata di gara si è infortunato ad una spalla ed è stato costretto ad abbandonare il GP e di conseguenza le speranze di riconfermarsi campione iridato.
Ne hanno approfittato sia Antoine Meo che Alex Salvini. Il francese ora è davvero ad un passo dal laurearsi Mondiale, mentre il nostro alfiere si ha guadagnato una posizione nella generale. Meo con una sonora doppietta si è portato a +37 su Salvini, e solo una catastrofe potrebbe impedirgli di celebrare il titolo con una giornata di anticipo.
Il podio delle due giornate del GP belga è stato occupato, oltre che da Meo, da Salvini, due volte secondo, e da Larrieu, due volte terzo. Per il francese si tratta dei primi due piazzamenti stagionali nella top 3, segno che anche la sua stagione di debutto tra i Senior è stata più che positiva.
Nella Enduro 3 ci si attendeva il proseguimento della furibonda rimonta di Matt Phillips sul collega e avversario Bellino, ma il francese della Husqvarna non ha lasciato scampo a nessuno e si è preso di forza entrambi i successi parziali, andando a incidere le prime lettere del suo nome sul trofeo mondiale, che sarebbe il secondo in carriera dopo quello Junior del 2012.
Dietro allo scatenato Bellino si sono piazzati sempre Matti Seistola e Matthew Phillips, il sabato in quest’ordine, la domenica a posizioni invertite. Il finlandese, nonostante l’infortunio alla mano che lo ha condizionato per parecchio tempo, ha consolidato la sua terza posizione in campionato approfittando anche del fine settimana No di Aigar Leok, solo ottavo e settimo.
Il titolo Junior, come quello della E2, è poco più che una formalità per Jamie McCanney. Il pilota britannico, con un secondo ed un primo posto, ha portato il suo vantaggio su Giacomo Redondi a 37 lunghezze, quindi basterà una posizione anche fuori dal podio per laurearsi campione con una giornata di anticipo.
La prima giornata del GP del Belgio era però finita nelle mani di Steve Holcombe, vera rivelazione 2015. Il pilota Beta Boano era poi diretto a gonfie vele verso una doppietta, ma un errore nell’ultima prova speciale di domenica gli ha fatto perdere molto tempo ed sprofondato così fino all’undicesima posizione, dopo aver vinto otto speciali su dodici.
Il sesto round stagionale è coinciso con lo sbocciare del talento di Davide Soreca. Il campione Youth 2014 non era fin qui riuscito ad esprimere il suo potenziale, ma in Belgio ha conquistato il podio in entrambe le giornate, prima terzo e poi secondo.
Ci auguriamo che questo sia il suo vero passo, e che d’ora in poi sarà un serio contendente per la Top 3.