Hyundai i20 Coupe, abito nuovo aspettando il Turbo. Prova e Recensione.

Nuova Hyundai i20 Coupe, Prova su Strada, Test e Recensione della tre porte coreana. Motore Benzina o Diesel?

La piccola coreana lascia le cinque porte per vestirsi di un abito nuovo, più compatto, più aggraziato, più giovane. Arrivano le tre porte e la i20 sposa i nuovi canoni stilistici voluti dal designer tedesco Peter Schreyer

La i20 Coupe non si porta dietro l’impegnativo appellativo perchè è una vera Coupè, più semplicemente perchè Hyundai era alla ricerca di un nome che potesse dare al pubblico la percezione del cambiamento rispetto alla berlina compatta che abbiamo imparato a conoscere in questi anni.

E la scelta è ricaduta su Coupe. A onor del vero la sua coda è spiovente e più bassa di 25 mm rispetto alla cinque porte, merito della linea nata dalla matita di Schreyer che collega in maniera inedita il montante anteriore a quello centrale e il centrale al posteriore. Fanno la loro bella figura i quattro cerchi da 17″ con annesso design nuovo e dedicato disponibili nel pacchetto Sport.

Sotto al vestito della coreana costruita in Turchia presso lo stabilimento HAOS troviamo l’affidabile meccanica e telaistica già conosciuta sulla i20 di nuova generazione, compresa l’offerta di motori, che spazia dalle proposte benzina a quelle turbodiesel, rimanendo rigorosamente entro certi limiti di potenza e cilindrata che fanno della i20 Coupe una graziosa Citycar.

Disponibili da subito due motori benzina da 1.25 e 1.4 litri, rispettivamente eroganti potenze nell’ordine di 84 CV e 100 CV. L’offerta turbodiesel consiste invece nelle opzioni 1.1 litri da 75 CV e 1.4 litri da 90 CV. Tutti e quattro i motori sono Euro 6 e sono disponibili con cambio manuale a 5 e 6 rapporti, mentre il motore benzina 1.4 litri è disponibile anche con il cambio automatico a 4 rapporti.

MEGLIO BENZINA. ASPETTANDO IL TURBO.

La soluzione che consiglio ad oggi per prezzo, consumi, affidabilità e spinta è il 1.25 benzina da 84 CV abbinato al cambio manuale a 5 rapporti. Non è una scheggia, però consente di risparmiare sotto tutti i punti di vista. Ma attenzione, perchè più avanti Hyundai farà debuttare il nuovo motore Turbobenzina a tre cilindri proprio sulla i20 Coupe.

Si chiama 1.0 T-GDI e sarà disponibile in due versioni. Standard da 100 CV e più grintoso con 120 CV, quest’ultima versione si preannuncia molto interessante visto il look più tagliente della i20 a tre porte e potrebbe rivelarsi il cuore ideale della Citycar coreana.

Le motorizzazioni a gasolio hanno senso solo se avete intenzione di percorrere tanti chilometri (più di 20-25 mila all’anno) e andate spesso fuori città. Altrimenti meglio la semplicità costruttiva e la pulizia del benzina aspirato. Come su ogni automobile.

La i20 Coupe può essere ordinata in tutti i colori disponibili già sulla i20 berlina, con una sorpresa. La tinta “Tangerine Orange” è offerta esclusivamente sulla Coupe e rende unici anche i dettagli interni dell’abitacolo.

NON RINUNCIA ALLO SPAZIO.

Tra gli equipaggiamenti degni di nota per una vettura d’accesso bisogna citare il volante riscaldato, il dispositivo automatico di disappannamento del parabrezza, il Lane Departure Warning System (LDWS), ovvero il sistema che ti avvisa quando stai per superare le linee di mezzeria o uscire involontariamente dalla tua corsia.

Qualcuno potrebbe pensare che la fresca carrozzeria abbia costretto a rinunciare alla capacità di carico del bagagliaio. Per i passeggeri una tre porte è scomoda e questo è vero, per quanto possa contare l’opinione di un passeggero nell’acquisto di un automobile. Ma l’abitabilità non cambia e aprendo il portellone posteriore abbiamo a disposizione 336 litri, risultato da primato per il Segmento B.

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Osservando, toccando e guidando la nuova i20 Coupe si capisce quello che è il presente ed il futuro di Hyundai, le nuove strategie e gli obiettivi della Casa Coreana, impegnata a suon di investimenti a spazzare via il legittimo scetticismo che un utente europeo nutre nei confronti di vetture orientali non marchiate Giappone.

Ma il miracolo della Globalizzazione è evidente proprio parlando di Hyundai: Centri Ricerca in Germania, Centri Produttivi in Repubblica Ceca e Turchia, coinvolgimento massimo degli utenti Europei e grossi sforzi dal punto di vista del Design.

HYUNDAI INVESTE PER PIACERE AGLI EUROPEI.

Hyundai ha lavorato molto sulla percezione di qualità del prodotto. Ovvero su quegli elementi che l’utente tocca per primi quando prova l’auto e che utilizzerà ogni giorno quando l’acquisterà: volante, pomello del cambio, apertura e chiusura delle portiere. Dal punto di vista dei materiali e delle plastiche accessorie c’è ancora tanta strada da fare, ma un risultato del genere dieci anni fa sarebbe stato difficilmente immaginabile.

I tornanti e le tortuose strade delle Langhe sono state un buon Test per la i20 Coupe, considerate anche le difficili condizioni che ho dovuto affrontare nel corso della due giorni di Test Drive durante i quali ho guidato altri modelli che vi racconterò nei prossimi giorni su IFGJustDrive. Il maltempo, con attimi di sole, mi ha permesso di guidarla su bagnato, asciutto e misto. Facendo una visita alle sontuose Cantine Ceretto di Alba.

… QUINDI COMFORT E QUALITÀ.

Assetto urbano e confortevole, abitacolo ben insonorizzato e sterzo che assorbe i danni che i diluvi di questo inverno ha causato sui nastri d’asfalto piemontesi. Meccanicamente mi ha deluso il cambio: leva lunga e innesti burrosi, anche se sembra che a qualche automobilista piaccia… sì, guidando nel traffico.

Il capitolo consumi dichiarati riporta 6.6 l per 100 chilometri nel ciclo urbano, 4.2 litri per il consumo extraurbano e 5.1 litri nel ciclo combinato. Come da tradizione ho rilevato consumi più alti ma il mio Test, da questo punto di vista, è fuori concorso: non ricordo di aver fatto rettilinei o strade pianeggianti. Per scoprire quanto consuma ( con voi) andate a provarla.

La Hyundai i20 Coupe è una buona alternativa alla solita i20 berlina, destinata ad un pubblico giovane e idonea ad essere guidata dai neopatentati.

Il salto di qualità si paga 14.900 euro sulla 1.2 MPI 84 CV in allestimento Login, mentre il top di gamma è rappresentato dai 19.400 euro della CRDi in allestimento Sport, che non sono pochi. La 1.4 MPI balla tra 15.500 e 17.500 euro, sicuramente più interessante e competitiva. Aspettando il tre cilindri turbo…

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