Era il 23 Settembre quando il CERN, in collaborazione con i Laboratori sotterranei del Gran Sasso, annunciava: “I neutrini hanno superato la velocità della Luce”. Una scoperta sensazionale, capace di mettere in crisi la relatività di Einstein. E’ invece il 3 Ottobre quando su Sportmediaset compare un articolo, giustamente non firmato ma inserito come “Top News”, dai contenuti molto più rivoluzionari. Sì, il dado è tratto: siamo stati per quasi 50 anni a discutere di moto, di piloti, di ingegneri, di piste, di gomme, di setting. Convinti che fosse quello a determinare la vittoria e la sconfitta. Invece no. Sportmediaset è chiarissima: “Rossi, se non fosse caduto a Motegi, sarebbe arrivato sul Podio”. Non ci credete? Ecco i calcoli realizzati dalla Task Force di Cologno Monzese.
“Dando un’occhiata ai tempi di Rossi di qualifica e warm up, confrontandoli poi con i tempo in gara, è facile confermare che quel podio Rossi se lo sarebbe giocato davvero, con Stoner e forse con Spies. Pedrosa, infatti, che la gara l’ha vinta, non aveva un passo mostruoso: il giro più veloce è stato il suo, 1’46″0, lo stesso tempo che aveva stampato in qualifica.
Considerando che Rossi in qualifica prendeva da Dani appena mezzo secondo e che nel warm up invece avevano fotocopiato lo stesso identico tempo, 1’47″0, possiamo tenere per buono quel mezzo secondo di differenza fra i due. Con quel passo Valentino sarebbe arrivato al traguardo con 12 secondi di distacco, che corrispondono, stando alla classifica del gran premio, al terzo posto. Stoner, infatti, ne ha presi addirittura 18 da Pedrosa, dopo il suo giretto nella ghiaia.
Si potrebbe dire, quindi, che Casey sarebbe rientrato in pista alle spalle di Rossi e Spies, magari qualche secondo più indietro, ma è certo che Stoner, per via del suo temperamento e ancora più per il titolo mondiale che si sta giocando, avrebbe raggiunto i due e lottato per il terzo posto sul podio. Probabilmente riuscendoci. Certo, tutto questo se Rossi non fosse caduto alla seconda curva e se poi tutto fosse andato avanti senza inconvenienti nei successivi 23 giri, variabile che, in un GP come quello di Motegi, con 3 jump start e 6 cadute, ha un peso non indifferente.”
Non è uno scherzo, cliccate qui per la versione integrale del sensazionale Documento.
L’imbarazzo è palpabile tra gli stessi lettori di Sportmediaset, fatto che ci risparmia dal lanciare invettive. Anche perchè rispondere a questo genere di uscite è francamente impossibile. Vedere numerosi Fans di Valentino sgomenti e perplessi difronte a certe teorizzazioni para-scientifiche del Motociclismo ci strappa un sorriso.