Shuhei Nakamoto a tutto campo prima del GP Francia di Le Mans. La nuova Ducati, il confronto con Yamaha, il ritorno di Rossi e il possibile box condiviso tra Marquez e Stoner.
Il Vice Presidente della HRC ha concesso una intervista alla Gazzetta dello Sport prima del weekend di gara che vede la MotoGP impegnata sul Circuito Bugatti di Le Mans, teatro del Gran Premio di Francia.
Nakamoto guarda con curiosità la nuova Ducati GP15, il lavoro dell’Ingegner Gigi Dall’Igna cresciuto tra le mani di Andrea Dovizioso. E il Boss di HRC vede diversi punti in comune tra la RC213V le la nuova Desmosedici.
Del resto Honda e Ducati condividono geometrie e frazionamenti per forza di cose più simili tra loro rispetto a Suzuki e Yamaha ed un paio di anni fa era emerso che la V Honda era stata portata a 90°.
Innanzitutto il motore è molto più piccolo rispetto alle moto precedenti. E il telaio, a guardarlo da fuori, mi ricorda quello della nostra RC213V.
Non credo che siano avvantaggiati dalle regole e personalmente sono contento di avere un altro competitor oltre a Yamaha.
Nakamoto ha parlato anche di Dovizioso e Rossi, i due piloti italiani che in questa prima parte del Campionato sono davanti a tutti nella Classifica iridata. Passando per l’ipotetica convivenza tra Marquez e Stoner e il livello di Honda e Yamaha.
Su Dovizioso:
Sono molto felice per Dovizioso e per i risultati che sta ottenendo con la Ducati. Andrea è un pilota di talento che non ha mai mollato anche nei momenti più difficili.
Su Rossi:
Mi ha sorpreso in maniera incredibile, non credevo sarebbe riuscito a tornare a correre a questi livelli. Lui ha vinto tanto, ma si è rimesso in discussione cambiando stile, metodo di lavoro, capo meccanico e non solo. Ora è lì davanti.
Su Marquez e Stoner:
Averli in squadra insieme sarebbe complicato, come accadde in McLaren Honda ai tempi di Senna e Prost. Non sarebbe facile gestire un box così.
Casey ha una personalità particolare ed è molto difficile comunicare con lui, ma è un uomo ed un pilota sincero e onesto e questo di lui mi piace tantissimo. Lui e Marquez hanno uno stile ed una mentalità simile.
Sul confronto tra Honda e Yamaha:
Credo che la situazione rispetto al 2014 non sia tanto cambiata. Noi siamo avvantaggiati su alcune piste, loro su altre.
Le nostre prestazioni in questa prima fase di Mondiale sono state condizionate da errori e dal forfait di Pedrosa, per questo siamo molto sereni.