Mondiale Enduro, Spagna. Christophe Nambotin è di nuovo il più veloce. Nelle altre classi si ripetono Antoine Meo e Mathias Bellino.
Il GP di Spagna di Enduro si è concluso e con la seconda giornata ha portato molte conferme e poche sorprese. A cominciare dal nome in cima alla lista dei tempi della defunta classifica assoluta.
Ancora Christophe Nambotin. Il tre volte campione del mondo è stato il più veloce di tutti, ma soprattutto ha letteralmente dominato la sua classe. Nella E1 nessuno è stato capace di tenere il suo ritmo. Nambo ha vinto tutte le speciali, ancora una volta, e se ne va dalla Spagna con le tasche piene di punti: bottino pieno per lui.
Anche le altre posizioni del podio sono la fotocopia di quelle di sabato: Eero Remes secondo e Cristobal Guerrero terzo. Il finlandese può essere soddisfatto della posizione, non del distacco che ammonta a quasi un minuto, davvero pesante. Se gli outsider vogliono mettere sotto pressione il campione del mondo dovranno decisamente cambiare ritmo.
La quarta piazza di giornata è stata decisamente la più incerta. Fino all’ultima speciale sono stati ben quattro i piloti a giocarsela: Daniel McCanney, Simone Albergoni, Marc Bourgeois e Lorenzo Santolino, nell’ordine in cui hanno terminato la gara. Molto bene per Albergoni, che nonostante gli anni sulle spalle dimostra di avere ancora qualcosa da dire contro avversari ben più giovani.
Anche la Enduro 2 ha visto domenica lo stesso vincitore di sabato. E’ ancora Antoine Meo, sempre in testa, ma mai dominatore. Questa volta è stato il nostro Salvini a stargli con il fiato sul collo. Il campione 2013 ha concluso con un ritardo contenuto in soli dieci secondi. La velocità e la costanza ci sono, manca ancora quel colpo di reni per limare gli ultimi decimi di secondo.
Terzo, in peggioramento rispetto la prima frazione, Pela Renet, staccato di appena quattro secondi da Salvini. Johnny Aubert si è dimostrato costante, ma purtroppo per lui chiudere sempre quarto difficilmente gli permetterà di giocarsi il titolo.
Positiva è stata la gara di Deny Philippaerts. Dall’ottavo posto di sabato è saltato in alto verso la sesta posizione, parecchio vicino a Larrieu, quinto. Solo 7 secondi il distacco tra i due.
La E3 è stata senza dubbio la classe più combattuta. Fino all’ultimo Enduro Test c’erano quattro piloti in lotta per la vittoria. L’ha spuntata di nuovo Bellino, ma con un margine irrisorio sugli inseguitori. Seistola ha dovuto incassare la sconfitta per 1,11”, Barragan per 4,82” e Monni per 6,24”. Un finale così serrato non capita tutte le settimane.
Davvero buona anche la prova di Thomas Oldrati. Il sesto posto potrà non sembrare eccezionale, ma quando lo svantaggio dalla prima posizione è di diciassette secondi si può essere soddisfatti; ancor di più quando si finisce la gara in scia al campione del mondo in carica, Matt Phillips.
Anche nella Junior, come in tutte le altre categorie, il vincitore di sabato ha firmato la doppietta, e qui si tratta di Jamie McCanney, alla terza affermazione stagionale. Il britannico ha trionfato nonostante l’influenza e l’ha spuntata su Steve Holcombe, britannico pure lui, per un paio di secondi.
Holcombe, dal canto suo, può essere assolutamente contento. In sella alla Beta del team Boano sta facendo vedere grandi cose e questo doppio podio sicuramente fa bruciare l’assenza in Cile. Senza il doppio zero iniziale Steve sarebbe di diritto tra i candidati al titolo.
Redondi ha fatto meglio di sabato, terzo, ma ancora non basta. Non basta perchè prenderle ogni volta dal proprio diretto avversario non è la tattica giusta per vincere un mondiale. Ma Giacomo di campionati del mondo ne ha già vinti due e queste cose le sa molto meglio di chi scrive. Aspettiamoci una reazione, e speriamo che arrivi già tra sei giorni in Portogallo.
Nella Youth Cup ha vinto ancora una volta Josep Garcia, e ancora una volta con un discreto margine sul primo inseguitore. Attenzione però, perchè tutto il vantaggio su Persson, Garcia l’ha ottenuto con l’ultima speciale. Prima della prova in linea finale i due erano appaiati!
Bene comunque per Garcia, che chiude il GP di casa con il punteggio pieno. Sul podio, al terzo posto, ha terminato il francese Luca Garello.
Laia Sanz si è confermata imbattibile nella classifica riservata al gentil sesso. La bella iberica ha tenuto a debita distanza Jessica Gardiner e Jane Daniels, rispettivamente seconda e terza.
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