BMW M3 F80, Prova su Strada della Serie 3 Berlina ad alte prestazioni di ultima generazione.
Per la parte più emozionante del Test della BMW M3 F80 ho scelto una occasione particolare, ovvero il primo Raduno IFGClubRacer, un bello spin-off di www.infullgear.com dedicato ai Giri in auto, alle giornate in compagnia di chi condivide la passione per le automobili sportive e per le belle curve.
Oltre quaranta lettori di IFG hanno potuto vedere da vicino l’auto in prova e sicuramente replicherò questa combinazione in futuro. Se ti interessa, dopo aver letto la Recensione della M3, dai un occhio a www.ifgclubracer.com.
QUASI 1000 CHILOMETRI E TANTO HANDLING.
Dei 900 chilometri di Prova al volante della M3 oltre 300 sono stati percorsi su strade di montagna attraverso le quali sono abituato a mettere alla prova auto più piccole e leggere. Feeling diverso, ma grandi sensazioni. In ogni caso tutti i Test su Strada delle auto che mi capitano in garage li faccio sugli stessi percorsi, proprio per avere un benchmark, come direbbero i miei colleghi britannici. O di Milano.
La più cattiva tra le Serie 3 nasconde sotto al cofano la potente unità 3.0 Sei Cilindri in Linea. BMW ha abbandonato il V8, ma lo ha fatto ritornando su un altro elemento distintivo della propria storia, ovvero il frazionamento straight six.
Okay, questa volta il propulsore è Sovralimentato tramite due Turbocompressori ed eroga 430 CV di potenza, tutta scaricata sull’asse posteriore. Trasmissione automatica a 7 rapporti con doppia frizione M DKG e paddles al volante, compresa tecnologia Drivelogic e Launch Control. Ci mette 4.1 secondi a scattare da 0 a 100 km/h e, fidati, è poco.
Ma è disponibile anche con cambio manuale, in questo caso più lenta di 2 decimi nello scatto. Tanta tecnologia, tanto comfort, qualità impeccabile dei materiali, che fonde elementi da Berlina, GT e Sportiva vera.
ABITO CIVILE, CUORE DA BATTAGLIA.
Berlina negli spazi e nel comfort, sportiva in tutto il resto. Le dimensioni e la gestione degli spazi interni permettono ai passeggeri di stare comodamente seduti sul divanetto posteriore, anche portando la regolazione elettronica dei sedili di pilota e passeggero “tutta indietro”. Anche grazie alla sagomatura che segue la postura di gambe e ginocchia.
Gli interni sono quelli di una vettura premium dal sapore corsaiolo. L’abitacolo è roba BMW: sportivo, elegante e minimalista, sintesi di plastiche di qualità, rivestimenti in pelle e fibra di carbonio. Il mio modello aveva interni in pelle bianca che si sposavano terribilmente bene con la carrozzeria rosso mattone, colore che per essere apprezzato va visto dal vivo. Anche se… Avrei preferito il “blu puffo” usato per il lancio. Nella vita bisogna saper accontentarsi.
La vettura si gestisce in semplici tocchi e non bisogna sbracciarsi come accade su altre auto. Per la gestione del display centrale c’è il manettino vicino al cambio (niente touchscreen). Ovviamente per tutta la mia prova ho impostato lo schermo sulla modalità strumenti performance: display splittato su due grafici che indicano in tempo reale la quantità di CV e Nm scaricati a terra.
Carino e un po’ arrogante, come la mia faccia quando ho scoperto che gli inserti “M” dei sedili erano retroilluminati. Ogni volta che aprivo l’auto al buio questa si illuminava e sfoderava il simbolo M, e io diventavo in automatico il Re del Quartiere.
LE DIMENSIONI CONTANO.
La BMW M3 F80 è lunga 4.671 mm, larga 1.877, alta 1.424, mentre l’interasse è di 2.812 mm. La carreggiata posteriore è ovviamente più larga di quella anteriore (1603 mm contro 1579) e il bilanciamento dei pesi è perfettamente equilibrato nel rispetto del layout motore anteriore – trazione posteriore, ovvero 50:50. Ottimo anche il coefficiente di resistenza aerodinamica: 0,34 cx.
Il peso è di circa 1.570 kg compresi guidatore (70 kg), liquidi motore-parti meccaniche e pieno di carburante. Un buon risultato ottenuto alleggerendo la carrozzeria con materiali compositi, ma non solo. Il Reparto BMW M ha tolto peso lavorando su parti ben più costose da mettere a punto che un semplice tetto in fibra di carbonio.
IL SEI IN LINEA È TUTTO NUOVO.
L’anima motoristica della M3 F80 è il sei cilindri Twin Turbo da 2.979cc di cilindrata, capace di 430 CV di potenza e di addirittura 550 Nm.
BMW M ha tirato fuori un motore esclusivo e completamente nuovo rispetto agli altri Sei in linea. L’anima della F80, realizzata partendo dal basamento closed deck, ha pistoni, bielle, cammes, albero, trasmissione e differenziale dedicati. La coppa dell’olio è in magnesio.
La grintosa curva di coppia dello straight-six tedesco ci regala grandi sensazioni già a 1800 giri al minuto, elemento che da un lato aiuta a guidare forte senza dover tenere necessariamente alto il regime di giri, dall’altro ci aiuta a ridurre i consumi di carburante quando non abbiamo voglia o possibilità di inseguire la prestazione. Sono riuscito a vedere i 13 km/l ed è stata la parte più noiosa del Test. In quella più divertente viaggiavo sui 3-4 km/l. Giustamente.
Le tre modalità di guida ci consentono di gestire erogazione del motore, comportamento dinamico della vettura e sound emesso dal bello scarico con quattro terminali a coppie.
Che non è esagerato, va detto. Il Sei cilindri Biturbo fa la voce grossa soltanto a partire dai medi regimi e risulta molto silenzioso, rendendo impercettibile il minimo all’interno del super-insonorizzato abitacolo. Croce e delizia del sistema Valvetronic.
Ma è inevitabile: stiamo parlando di una vettura originale, con scarico stock, look da berlina e, soprattutto, Turbocompressa. Due volte… Turbocompressa. Chi vorrà sentirla ruggire dovrà montare componenti Performance o scarichi Aftermarket.
ELETTRONICA PER TUTTI I GUSTI… E MANICI.
Il livello di elettronica è molto alto, tanto che le regolazioni di base della vettura non si limitano alle ormai canoniche funzioni “Normal, Eco e Sport”, presenti su tutte le vetture di gamma media. Sulla ME F80 è possibile incrociare le mappature in base ad ogni parametro. Un esempio?
Possiamo scegliere di viaggiare con le Sospensioni su Sport, il volante su Sport Plus e il motore in Efficient. Avremo assetto sportivo ma non esasperato, volante più rigido e motore tranquillo.
Attraverso il Computer di Bordo possiamo memorizzare due pacchetti sovrascrivendo quelli impostati di default, così da passare da una modalità all’altra attraverso la pressione del bottone (M1 e M2) presente nella parte sinistra del volante.
Le varie mappature sono selezionabili singolarmente attraverso tre tasti indipendenti (ciascuno per ogni parametro) posti accanto al selettore del cambio. Al variare del livello di prestazioni variano anche le risposte del Controllo di Trazione e di quello di Stabilità, oltre al feeling che ci trasmette il volante collegato allo sterzo a cremagliera con servoassistenza elettromeccanica.
Con i settaggi standard la M3 è una vettura intuitiva, facile da guidare da qualsiasi automobilista, come lo è ogni auto moderna indipendentemente dal numero di cavalli.
L’erogazione del Sei cilindri BMW è pulita, soprattutto grazie alla grande coppia erogata dal layout straight-six abbinato alla doppia sovralimentazione, tanto che il feeling è da V8 e quando passeggiamo si ha la sensazione di guidare una muscle car di nuova generazione.
Perchè se V8 è sinonimo di coppia… il Sei in linea BMW ne ha il 40% in più rispetto al vecchio motore aspirato.
Il volante ci dà la netta sensazione di guidare qualcosa di potente e mostruoso. Ah, il volante: piacevole al tatto, grande il giusto, bella impugnatura. È un elemento molto importante perché stabilisce subito il rapporto tra uomo e auto e in BMW non hanno sbagliato nemmeno questo aspetto.
BERLINA DAI DETTAGLI CATTIVI E ARROGANTI.
I dettagli sono importanti: cofano motore bombato (sotto alla protuberanza è sistemato l’Intercooler aria/acqua), passaruota allargati, tetto in carbonio, deliziosi splitter e tanti altri elementi che richiamano alla necessità di generare carico aerodinamico. Come la forma degli specchietti, dal design aggressivo e armonioso, pensato per assecondare i flussi.
E quando nella nostra testa compare il demone e sulla nostra schiena incomincia ad arrampicarsi la scimmia… tutto quel che dobbiamo fare e buttare dentro marce, che si innestano come fucilate.
Se vogliamo una vettura meno prevedibile e che permetta di farci sfruttare i 430 CV, anche a costo di farla scodare, basta premere il bottone MDM: i Controlli scendono al minimo e sul parabrezza verrà proiettato un bellissimo quadrante sportivo. Già, la strumentazione proiettata sull’asfalto, che figata. Ma arrivati a quel punto non ci farete neanche più caso: è tempo di guidare sul serio, di spingere, di godersi le prestazioni da sportiva che la M3 F80 nasconde nella sua carrozzeria berlina.
Anche se lo ammetto: avrei preferito il cambio manuale. Se siete amanti dei traversi… Soprattutto. I cambi sequenziali sono sempre più veloci e ormai a livello di prestazione hanno battuto qualsiasi pilota, ma l’M3 è da sempre l’auto dei traversi e farli potendo gestire tre pedali, la frizione e il cambio nella mano destra è un’altra cosa.
QUEL 15% SOLO PER LA PISTA…
Detto questo… in strada 430 CV sono tanti, a meno che non vogliate ridurre la vostra esperienza di guida a qualche tirata in Autostrada.
Quando la mia prova si è spostata sui Passi di Montagna ho conosciuto i limiti: anche utilizzando i settaggi più performanti, il TCS ridotto al minimo e affidandomi al differenziale posteriore attivo M credo di essere riuscito a liberare l’85% della potenza utile.
Per il restante 15% c’è la pista, una percentuale di garanzia non tanto impostata dal nostro cervello, bensì dalla macchina stessa, che capisce come non possa essere un’esperienza troppo divertente scoprire quanto sia dura la roccia di una montagna. Grazie BMW Motorsport.
Da sottolineare prestazioni e modulabilità dell’impianto frenante, disponibile anche con l’opzione carboceramica. In ogni caso i dischi sonno tutti e quattro autoventilati e forati, mentre le pinze freno prevedono sei pistoncini all’anteriore e quattro al posteriore scegliendo il pacchetto Gold.
L’impatto visivo è notevole, tanto che i cerchi da 18″ (con canale 9″ anteriore e 10″ posteriore) sembrano sottodimensionati. Cosa che non sono gli pneumatici: 255/40 R18 davanti, 275/40 R18 dietro.
Le frenate sono precise, avantreno stabile e piantato a terra. Anche l’impianto Blu di serie (quattro pistoncini all’anteriore) non soffre le frenate cattive e frequenti che richiedono i Passi Prealpini.
E non fischia, come accade per impianti ad alte prestazioni quando non raggiungono la temperatura di esercizio ideale. Anche qui il bilanciamento tra performance e utilizzo stradale è promosso.
Sotto alla carrozzeria della BMW M3 F80 si trova un grande telaio, abbinato all’avantreno con schema McPherson e al retrotreno più ricercato grazie al multilink cinque bracci in alluminio. Il progetto potrebbe essere tranquillamente in grado di ospitare potenze e prestazioni maggiori. Qui si vede tutta la grandezza di BMW e del suo Reparto M.
È UNA VERA BMW ///M!
La M3, così come la sua variante Coupè che ha lanciato la sigla M4, resta sportiva vera per tutti i giorni, nonostante quelle raffinatezze e quegli accorgimenti di elettronica necessari per omologarle in fatto di emissioni e per renderle appetibili ad un pubblico più ampio. Perchè, parliamoci chiaro, una percentuale risibile di automobilisti è in grado di tirare fuori da auto di questo tipo il 100%.
Il prezzo di partenza della BMW M3 F80 Berlina è di 77.350 euro, 1.200 euro meno rispetto al prezzo d’ingresso della M4 Coupè.
In sostanza la BMW M3 F80 è l’ennesima generazione di berlina ad alte prestazioni perfettamente riuscita. Un altro capitolo che sarà ricordato, un’altra #BMWStories. Ah, la velocità massima è limitata a 250 km/h, ma può essere sbloccata su richiesta a 280 km/h.
Per farlo vi basterà chiedere al vostro Concessionario di fiducia: è previsto un pacchetto dedicato, M Driver’s Package, che prevede un Corso di Guida Sportiva tenuto da Piloti e Istruttori BMW.
Altamente consigliato. Nessun optional e nessun prezzo vale quanto saper guidare ciò che si ha tra le mani. Altrimenti a cosa servirebbe tanto ben di Dio?
Qui sotto tutte le Foto del mio Test per #IFGJustDrive, mentre cliccando qui puoi scaricare le Specifiche Tecniche ufficiali e in italiano della BMW M3 F80 Berlina e delle sue sorelle (quasi) gemelle, la M4 F82 Coupè e la M4 F83 Cabriolet.
[Best_Wordpress_Gallery id=”7″ gal_title=”BMW M3 F80, Test IFGJustDrive by IN FULL GEAR.”]