Ferrari sul Podio con Vettel dopo 8 gare. Ora bisogna pensare più in grande.

GP Australia, il bilancio della Scuderia Ferrari. Podio per Vettel, ritiro per Raikkonen.

Le dichiarazioni dei piloti della SF15-T e del Team Principal Maurizio Arrivabene al termine del Gran Premio di Melbourne, prima gara del Mondiale Formula 1.

Prima gara e primo Podio per Sebastian Vettel. Il quattro volte Campione del Mondo comincia con il 3° posto nel GP Australia, alle spalle delle due imprendibili Mercedes di Hamilton e Rosberg.

Questo è il primo podio della Ferrari dal secondo posto di Fernando Alonso ottenuto nel Gran Premio d’Ungheria dello scorso anno.

Il tedesco vince la sfida contro la Williams Mercedes di Felipe Massa e, partito 4° in griglia, scavalca l’ex ferrarista regalando alla Ferrari un Podio che mancava da ormai 8 GP.

Così Vettel ha raccontato il Gran Premio d’Australia, round di apertura del Mondiale di Formula 1, traendo un primo bilancio.

Sebastian Vettel.

Sul podio non è suonato l’inno italiano, ma possiamo essere molto contenti di questo week end. Peccato che un piccolo errore abbia impedito a Kimi di finire la gara, ma in generale è stato un fine settimana molto “pulito”. La cosa più importante è che abbiamo una buona vettura, una piattaforma valida su cui continuare a lavorare.

Quindi grazie e complimenti anche alle persone che hanno lavorato a Maranello, oltre a quelle che erano qui in Australia. Senza di loro questo risultato non sarebbe stato possibile. Il via non è stato eccezionale, le gomme hanno pattinato troppo e quando ho cercato di tenere la traiettoria interna erano ancora troppo fredde.

In gara abbiamo adottato una grande strategia, che ci ha permesso di scavalcare la Williams, che aveva una buona velocità di punta, con il nostro unico pit-stop. Ora dobbiamo confermarci nelle prossime gare e poi, un passo alla volta, speriamo di iniziare ad avvicinarci alle Mercedes.

Il distacco è ancora grande, ma fra tutte le squadre credo che la nostra sia quella che è cresciuta di più durante l’inverno. Da tanto tempo sognavo di correre per la Ferrari, e questo è arrivato al momento giusto.

Ho bevuto lo champagne sul podio e ne ho tenuto un po’ per i ragazzi del team, perché mi hanno detto che a loro piace molto…

Grazie ai tifosi, abbiamo una grande macchina non solo per la qualifica ma anche per la gara. Speriamo di salire ancora sul podio e magari anche di conquistare qualche vittoria!

Kimi Raikkonen.

Poco dopo la partenza qualcuno mi ha colpito da dietro. Poi ho sentito un altro urto sulla fiancata destra, ma non credo fosse la vettura di Sebastian.

Il contatto ha attivato il sistema antistallo e provocato qualche danno al fondo scocca della monoposto.

In gara eravamo molto veloci, in condizioni di raggiungere la Williams e di lottare per il podio, ma poi ci sono stati problemi in entrambi i pit-stop. Non so esattamente cosa sia successo, ma so che avevamo perso qualcosa in termini di deportanza.

Il podio del mio compagno di squadra è un grande risultato per il team. Già in qualifica, nonostante un mio errore nel giro veloce, sapevamo di avere una buona vettura.

E in gara il divario dalla Mercedes è sembrato ridotto rispetto al sabato. Semplicemente, a me oggi è successo di tutto.

Maurizio Arrivabene è contento a metà. Il Team Principal, ex manager di Philip Morris arrivato alla Scuderia Ferrari per volere del neo Presidente Sergio Marchionne, promuove la performance di Vettel che ripaga il lavoro della squadra, ma si rammarica per l’esito della gara di Raikkonen e per gli episodio che hanno impedito la Ferrari di arrivare al traguardo con due monoposto. E fissa l’obiettivo: smettere di pensare da secondi.

Maurizio Arrivabene.

Oggi sono contento a metà, perché la vera gioia è quando vinci. Sono felice per il podio e per Seb, ma soprattutto per la squadra, perché questo è un buon punto di partenza, anche se non è sicuramente un punto d’arrivo.

Mi spiace per Kimi perché abbiamo visto tutti quanto andasse forte in gara, ma al secondo pit-stop c’è stato un problema con un dado la cui filettatura si era già spanata durante la prima sosta.

E’ stato comunicato un possibile problema e abbiamo deciso di fermare subito la vettura, perché la sicurezza viene prima di tutto.

Per la Malesia teniamo i piedi per terra, perché l’Albert Park è una pista un po’ particolare. Se oggi avessimo avuto anche la seconda Williams in gara, ci sarebbe stato un riferimento migliore sulla concorrenza.

Adesso che ci siamo resi conto di andare bene, dobbiamo anche iniziare a smettere di ragionare ‘da secondi’ e iniziare a pensare più in grande.

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