MotoGP, parla Edwards: “Per noi CRT la Gara non sarà importante”

A poche settimane dall’inizio della MotoGP 2012 le parole di Colin Edwards spiegano al meglio la pagliacciata delle CRT: una mentalità che stupra quella che dovrebbe essere la massima espressione del Motociclismo.

Penso che dobbiamo essere realisti ed onesti con noi stessi e la verità é che abbiamo davanti a noi 18 test. Non é molto diverso da quanto facevo in Yamaha perchè si provavano sempre nuove parti e nuovi assetti. Quello che succederà di domenica non avrà molta importanza perchè comunque si esce per ottenere il meglio da ciò che si sta guidando, ma é evidente che il nostro destino sarà lavorare duramente per tutti e 18 i weekend di gara. Questa é l’unica cosa sicura.” .

Perchè questa scelta? Colin si affida alla storiografia: “Sapevo che non sarebbe stato facile, ma l’ho sempre considerata una sfida e non vedo l’ora di cominciare. Fino a quando ci sarà un lavoro di sviluppo e dei conseguenti miglioramenti, la mia motivazione rimarrà la stessa. Siamo tutti ancora molto motivati e stiamo vedendo dei miglioramenti, ma Roma non fu costruita in un giorno ed é così che vanno le cose. Abbiamo moltissimo lavoro da fare.”

Scelte dei piloti e dei team a parte, la responsabilità unica è chiaramente della Dorna. Chiunque può arrivare in MotoGP. Basta che paghi e che riempia quel vuoto imbarazzante che da anni caratterizza la Griglia, poco importa con cosa. Siete un gruppo di amici che organizza giornate in pista? Beh, magari trovando un buono sponsor potreste anche voi essere in MotoGP nel 2013. Anche con un 600, dai, magari Don Carmelo vi chiederà qualcosina in più… ma non c’è problema. Anzi, se avete parenti e amici che a 14 anni andavano in giro ad impennare con il Booster, quasi quasi per il Giro di rientro…

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