Porno Motori Volume 1. Eccitanti Capolavori di Ingegneria e Tecnica.
Siamo abituati ad esaltarci con le sinuose linee di Donne e… Automobili, Moto e Prototipi.
Ma è arrivato il momento di rendere giustizia al Cuore dei Gioielli che decenni di Motorsport, Automobilismo, Motociclismo e Tecnologia in generale ci hanno regalato.
E allora ecco Porno Motori Volume 1 by IN FULL GEAR: cinque immagini, cinque motori, cinque frammenti di Storia che possono essere tranquillamente considerati… pornografia.
Dopo aver riscoperto ed ammirato ciascuna di queste perle ritornerete ad avere fiducia nell’Uomo, essere vivente capace di cose straordinarie.
Cinque i Costruttori che trovate nel Vol.1: Lamborghini, Porsche, Mazda, Bugatti e Alfa Romeo.
Scoprite qui sotto i cinque motori scelti per il Volume 1.
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Lamborghini 3512 V12 3.5, motore di Sant’Agata Bolognese qui utilizzato sulla LOLA LC89 Formula 1 nel 1989 e progettato dall’Ing. Mauro Forghieri. 600 CV di potenza e trasmissione manuale a sei rapporti.
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Il Cuore della Leggendaria Porsche 917/30, mostro da Endurance della Casa di Stoccarda. Motore boxer 12 cilindri con blocco realizzato in lega di Magnesio, due Turbocompressori, raffreddamento ad aria e trasmissione con cambio manuale a quattro rapporti. La cilindrata su questa versione fu incrementata fino a 5.4 litri ed il propulsore in settaggio Qualifica era capace di 1.580 CV di potenza. 1.110 CV cavalli erogati nella versione più convenzionale. Correva l’anno 1973.
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[nextpage title=”Mazda” ]
Think Different. Diciamo addio ai pistoni, ecco il motore rotativo Wankel (più trasmissione) montato sulla Mazda RX-7 Terza Serie a partire dal 1991. Il Mazda 13B REW era Sovralimentato con due Turbocompressori, capace così di circa 280 CV di potenza nella versione Type RS giapponese.
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Bugatti EB110. Per qualcuno l’ultima Bugatti. Di certo l’ultima ed unica creatura della Casa francese nata durante il periodo di Gestione italiana.
La Supercar, prodotta all’inizio degli anni ’90, aveva un motore V12 3.5 Quadriturbo a 5 valvole per cilindro e monoblocco in lega d’alluminio. E l’immagine qua sotto immortala i blocchi motore in fase di assemblaggio…
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Alfa Romeo 890T Prototipo. Questa foto è stata scatta nel Paddock di Monza, era il weekend del GP d’Italia 1982. È il primo Prototipo del motore che prenderà il nome di Alfa Romeo 890T nel 1983, l’ultimo motore Formula 1 della Casa italiana.
Alfa decise di provarlo nelle Prove Libere del GP d’Italia, ma il motore era ancora incompleto e presentava soluzioni grezze ed artigianali.
In particolare non era stato ancora sviluppato il sistema di iniezione elettronica e per questo motivo il Prototipo girò con un carburatore per cilindro.
Nel 1983 si arrivò alla versione definitiva, denominata appunto 890T. Si trattava di un V8 con due Turbine dalla cilindrata di appena 1496cc, uno dei motori con cilindrata unitaria più piccoli della Storia e l’unico motore V8 Turbo da Formula 1
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