La trentunesima edizione della fiera Auto e Moto d’Epoca di Padova ha chiuso i portoni da poche ore e IN FULL GEAR c’era. La manifestazione è la più importante del settore in tutta Europa.
Già con l’edizione 2013 i numeri avevano raggiunto livelli non indifferenti: ben oltre settantamila i visitatori nel corso del fine settimana. Quest’anno le cose sono state organizzate ancora più in grande: le case ufficiali presenti erano ben tredici, tra le quali spiccavano Alfa Romeo, Abarth, Aston Martin, Maserati, Mercedes Benz, Bmw e gli stand “Museo Ferrari”.
In totale, le auto che facevano bella mostra di se erano più di quattromila. Amplissimi sono stati gli spazi dedicati agli espositori privati, con pezzi di ogni genere, sia degni di una sfilata alla Mille Miglia, sia mezzi utilizzabili quotidianamente. Lo scorso anno, circa il 40% delle presenti ha trovato un compratore nell’arco delle tre giornate. Da lasciare a bocca aperta alcuni “cartellini” con i prezzi: il più importante, per usare un eufemismo, si avvicinava pericolosamente ai due milioni di euro!
Come detto, IFG era presente e per l’occasione abbiamo deciso di presentare una Top Ten dei pezzi avvistati tra i padiglioni padovani. Difficile restare oggettivi in una simile situazione, anche se, nel bene o nel male, tutti gli appassionati si ritrovano a concordare su certi punti, in particolare quando si tratta di veri e propri cardini, colonne portanti della storia del motorsport.
Ho sinceramente faticato a scegliere le auto da includere, ma ho fatto del mio meglio. La seguente non è in alcun modo una classifica, sono solo nove tra i tanti incredibili esercizi di ingegneria dell’ultimo secolo, più un “ospite” d’eccezione.
Porsche 962.
La sport prototipo che sostituì la leggendaria 956, presente a Padova in livrea bianca, vinse a Le Mans nel 1986, 1987 e 1994. Solo questa, forse, valeva i venti euro del biglietto d’ingresso.
Lancia Fulvia HF.
Ex Ufficiale, la stessa auto che prese il via a Montecarlo nel 1973 nelle mani dello svedese Harry Kallstrom. Per molti non avrà il fascino di una Ferrari o di una Lamborghini, ma questa Fulvietta mi ha emozionato. Un pezzo di storia dei rally. Un pezzo di storia dell’automobilismo italiano.
Lamborghini Miura Sv.
Ce n’erano parecchie presenti, e una di loro era proprio quella con il prezzo che passava abbondantemente il milione e mezzo di euro: un’icona, poco da aggiungere. Ho scelto questa foto per offrire qualcosa di diverso, una Miura spogliata di tutto, solo la nuda scocca, come a dire che anche il più incazzato dei tori può diventare vulnerabile.
Lancia Delta S4.
Un nome che da solo fa venire gli incubi ai rallysti. Gli altri nomi, quelli stampati sulla carrozzeria in vetroresina, stanno a metà tra realtà e leggenda. Markku Alen e Ilkka Kivimaki, miti di uomini che domavano fiere sovralimentate con tonnellate di cavalli, pronte a scaraventarli giù da un dirupo alla prima indecisione.
Ferrari F40.
Un classico, un mito. Un mito classico su cui ci sono poche parole da spendere, o un’infinità. Forse un po’ scontato inserirla nella Top 10, ma indubbiamente se lo merita. E pensare che già sabato mattina un foglio con scritto “sold” era infilato sotto il tergicristallo. Chissà il fortunato che se la porterà a casa.
Porsche 906 Carrera 6.
Anni 60, una linea incredibile. Non ebbe grande fortuna nelle corse, avendo come rivale la ben più potente Ford GT 40; a Le Mans raccolse il quinto, sesto e settimo posto nell’edizione del 1966.
Aston Martin DB4.
Probabilmente l’auto con più classe di sempre. Livelli simili di stile sono avvicinati solo dalle sue discendenti della casa di Gaydon.
Audi Quattro.
Perdonate me e la mia passione per i rally, ma con l’infanzia che ho avuto, passata tra foto e videocassette dell’epoca d’oro, non potevo non emozionarmi di fronte a questa Quattro con livrea Hb, la terza auto da corsa “targata” presente nella Top 10. L’anno è il 1984 e lei è una delle vetture che hanno portato lo scandinavo Stig Blomqvist alla conquista del titolo mondiale piloti.
Porsche 911 Turbo (930).
La signora se li porta bene i suoi quarant’anni, festeggiati da Porsche Italia proprio a Padova. Lei è la mamma delle cosiddette Widowmaker e, secondo la mia personalissima opinione, una delle auto più cool della storia.
Questa non è un’automobile.
E’ l’infiltrato speciale della Top 10 di In Full Gear ed è il mezzo padiglione dedicato al modellismo. Non so in quanti condividano questo interesse, ma solo l’esposizione dedicata alle riproduzioni in scala avrebbe potuto farmi perdere la giornata. Ogni macchina che sia stata protagonista dai primi del ‘900 ad oggi può, con pochi euro, prendere posto sulla vostra libreria.
Il successo di Auto e Moto d’Epoca non è da mettere in discussione: la fiera di Padova era davvero piena di gente.
Questo vuol dire che gli appassionati sono tanti e le occasioni per lustrarsi gli occhi non sono mai abbastanza. Per favore, non lamentiamoci se il biglietto costa venti euro, in fin dei conti è il prezzo di una serata in pizzeria, alla quale io rinuncio ben volentieri.
Non ci si accontenta mai: se gli eventi ci sono, il costo è esagerato, se non ci sono, ancora peggio. Quindi, se riteniamo di avere amore per il motorsport, facciamo questo investimento e le cose non potranno che migliorare.