Mondiale Motocross, Brasile: Antonio Cairoli è per l’ottava volta Campione del Mondo!

tony

Finalmente è arrivata. Anche l’ottava meraviglia del nostro Tony Cairoli è arrivata. Per portare in Italia il titolo con tre gare di anticipo, per Antonio era sufficiente perdere meno di sei punti dal primo inseguitore, Jeremy Van Horebeek.

Ma già ieri il belga ha deciso di fare un regalo al nostro connazionale cadendo malamente nella manche di qualifica e compromettendo seriamente la sua condizione: caviglia gonfia come un melone e addio all’ultima, flebile speranza.

Oggi Jeremy si è stoicamente presentato al cancelletto di partenza, consapevole di non poter fare nulla per fermare il nostro fenomeno.

La manche va a Max Nagl, Cairoli è quinto, Van Horebeek fuori dalla top ten. Discorso chiuso. Sesto alloro iridato consecutivo, quinto con la fidata Ktm 350. E c’è davvero poco da aggiungere. Gli aggettivi per descrivere un campione come Tony si sono sprecati, dal lontano 2004 ad oggi. Immenso, solo questo.

La seconda frazione vede ancora una volta Nagl portare la Honda Factory alla vittoria. Per lui è la quarta vittoria di manche della stagione, ma la prima doppietta dopo molto tempo.

Sul podio del Gp salgono con lui Gautier Paulin e Tony Cairoli, che “rimedia” al non eccellente piazzamento di gara1, come se ce ne fosse stato bisogno.

Aprendo il capitolo Mx2, oggi si celebrano due nuovi vincitori al mondiale. Sono Romain Febvre e Tim Gajser. Al primo vanno gara1 e Gp. Al secondo va gara due. Due promesse finalmente realizzate.

L’espressione del francese, tolto il casco dopo la seconda manche, la dice lunga su cosa voglia dire correre nel più importante campionato di Motocross al mondo.

La questione Campionato, ormai volge inevitabilmente a favore di Jordi Tixier. Il pilota Ktm oggi non centra nemmeno un podio parziale, ma mette in saccoccia 34 punti fondamentali. Il gap con l’infortunato Herlings si riduce da 57 a 23 lunghezze.

Per Jeffrey ormai ogni speranza sembra essere andata. La condizione della sua gamba dopo l’infortunio e l’operazione non è delle migliori; alcune complicazioni gli hanno vivamente sconsigliato di rimettersi in moto per accorciare i tempi di recupero. Per lui, niente GP del Messico e niente Mx delle Nazioni.

Questo dimostra che i mondiali si vincono con la testa, oltre che con il polso destro.

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