Ulster GP 2014: La tre giorni (14-15-16 Agosto) di Road Races in quel di Dundrod (piccola cittadina vicino a Belfast nella Contea di Antrim, Irlanda del Nord), ha un format diverso dalle solite gare su strada a cui siamo abituati.
Il primo giorno della kermesse è dedicato alle gare della Dundrod 150, mentre il vero e proprio Ulster Gran Prix ha solitamente luogo l’ultimo giorno utile alla manifestazione; in mezzo alle “tempeste”, un giorno di quiete per i piloti, il 15 appunto.
Il circuito stradale misura 7.41 miglia, da percorrersi in senso orario, con partenza sul lungo rettilineo, dove si raggiungono le più alte velocità registrate in gara. Il pilota che vanta il maggior numero di affermazioni qui, è ancora una volta il re Joey Dunlop, salito ben 24 volte sul gradino più alto del podio, seguono Ian Lougher e Phillip McCallen, con, rispettivamente, 17 e 14 vittorie nel palmares.
Grazie alle condizioni meteo favorevoli, la prima gara a prendere il via giovedì pomeriggio è la Dundrod 150 National, destinata ai Support Racers e ai Newcomers, in sella a mezzi fino alla cubatura massima di 750cc. Poco dopo la partenza una Red Flag blocca tutto, e al nuovo via James Cowton si impone su tutti, primeggiando per tutta la lunghezza della gara. Taglia quindi il traguardo per primo, davanti a Robert Kennedy e Colin Stephenson in seconda e terza posizione.
Il secondo evento in programma è la Lightweight/Ultralightweight, destinata alle piccole cilindrate. Nella Lightweight a vincere è nuovamente James Cowton, che bissa il successo della prima gara. James si piazza davanti a Neil Kernohan di poco più di un secondo, mentre Joseph Loughlin chiude in terza posizione. Nella Ultralightweight a dominare è invece Chris Elkin, che vince su Daley Mathison e Paul Jordan.
Segue la Supertwin, dove Lee Johnston azzecca bene la partenza e scatta bene, tallonato da Derek McGee, Keith Amor, Glenn Irwin, Ivan Lintin e James Cowton. Problemi per Mickey Dunlop, che si ritira dopo una porzione di gara opaca. Lee tiene testa a tutti, mentre il gruppo subito dopo di lui è impegnato in una feroce bagarre. Se fra i due litiganti il terzo gode, la bagarre lascia via libera, quindi, a Lee Johnston che va a vincere indisturbato, seguito da Connor Behan e Keith Amor, che completano il podio.
Quarta gara in programma, la tanto attesa Superbike Race, con Guy Martin in pole, davanti ad Anstey e William Dunlop. Martin e Anstey girano appaiati, con Guy che domina fino al quarto giro, mentre dietro si è formato un gruppetto con Harrison e i due fratelli Dunlop, che presto superano Dean. Alla fine del terzo giro Micheal passa William e conquista la terza posizione, mentre Anstey mette le sue ruote davanti a Guy. Ultimo giro al cardiopalma per Martin, che riesce a riconquistare la vetta della corsa e a tagliare il traguardo per primo, ottenendo la sua 12esima affermazione sul Dundrod Circuit. Secondo quindi Bruce Anstey, mentre Michael Dunop onquista il gradino più basso del podio. Seguono Harrison, Johnston e William Dunlop.
Ultimo evento per la Dundrod 150 è la Dundrod 150 Challenge, destinata ai Support Riders e Newcomers, con Peter Hickman che domina tutti e 4 i giri di gara, surclassando Alistair Kirk e Phillip Crowe, che chiudono secondo e terzo.
Il vero e proprio Ulster GP ha quindi luogo nella giornata di sabato, con la Supertsock, prima gara a prendere il via, sotto un cupo cielo. Dean Harrison beffa il poleman Mickey Dunlop alla partenza, allungando. Alla fine del primo giro, quando Dean aveva accumulato un vantaggio di 5 secondi, la pioggia inizia a cadere sul circuito e viene sventolata la Red Flag, a cui è seguita una nuova partenza. A portarsi in testa è nuovamente Harrison, seguito da Kneen, Anstey, Martin, Johnston e Mickey Dunlop. Fra i primi tre piloti si instaura una serratissima bagarre, mentre Guy procede quasi in solitaria, dopo il ritiro di Michael Dunlop. Thompson riesce poi a superare Guy, staccato dai primi di più di 10 secondi.
La lotta davanti si fa sempre più dura ma è Dan Kneen a portare a casa la vittoria, precedendo Harrison di appena un millesimo. Terza piazza quindi per Anstey.
La seguente gara, la Supersport, viene subito interrotta a causa di un incidente al primo giro. I piloti coinvolti, Amor, Harrison e Kneen, sono stati trasportati in ospedale a causa delle fratture. La gara viene rimandata, cedendo il posto alla Lightweight/Ultralightweight, dove un tenace Cowton vince nella Lightweight, sua specialità, mettendosi dietro Ella e Morrel. Prima posizione nelle Ultralightweight, invece, per Mathison, che vince davanti a Elkin e Jordan.
Alla ripartenza della Supersport 1, scatta benissimo William Dunlop, che tenta subito di allungare sugli inseguitori. Dietro di lui Martin seguito da Anstey, Johnston e Mickey Dunlop. Anstey passa Martin e inizia l’inseguimento, mentre Michael è costretto al ritiro. Il Kiwi si avvicina molto a William e fra i due scatta la bagarre, ma è quando Willia si trovava in testa che il motore della sua Suzuki si ammutolisce, ed è quindi obbligato a lasciare la corsa. Va a vincere quindi Bruce Anstey, seguito da Lee Johnston che beffa Guy Martin, che chiude in terza posizione.
Turno quindi della Superbike, dove un velocissimo Anstey parte forte e prova ad allungare da subito, ma Martin e Johnston si mettono subito all’inseguimento. Dietro di loro Michael Dunlop, mentre il fratello William è costretto al ritiro sulla griglia di partenza. Martin si mette davanti a tutti e fra Anstey e Johnston è subito bagarre. i due piloti si sorpassano a vicenda mentre Guy, in testa, allunga. A causa del traffico durante l’ultimo giro, il ritmo di Guy cala e Anstey non si fa scappare l’occasione e mette le sue ruote davanti a quelle dell’alfiere Suzuki. Taglia il traguardo per primo Bruce Anstey, seguito da Guy Martin e da Lee Johnston, che chiude il podio.
La Supersport 2 viene interrotta poco dopo il via a causa di un incidente fra Anstey, Mickey Dunlop, Hutchinson e Mercer, fortunatamente senza conseguenze. La direzione gara, infine, decide di annullare la manche, per poter proseguire con la Supertwins. Lo specialista Lee Johnston è costretto al ritiro, lasciando via libera a Ivan Lintin che domina la corsa, precedendo McGee e Cowton.
La pioggia rinizia a scendere sul Dundrod Circuit, e la direzione gara dice che è abbastanza, annullando di fatto l’ultima corsa, il Main Event destinato alle Superbike. Incoronato Man of the Meeting il grande Bruce Anstey.
Ph. via www.ulstergrandprix.net