Quando ne succedono tante, ma davvero tante, giunge il momento di fare delle scelte. Così ho fatto dopo essermi beccato al Nurburgring due giorni di pista chiusa per pioggia, nebbia e incidenti.
Il mio Programma originario era questo: arrivo a Nurburg il 12 Agosto sera, giro con tre differenti auto sulla Nordschleife il 13 e 14 Agosto, ritorno in Italia la notte del 14.
Eppure…la notte del 14 Agosto al Ring non avevo ancora messo dentro le ruote. Il 13 Agosto la pista viene chiusa per nebbia, il 14 Agosto succede qualcosa di ancora peggiore: piove, ovviamente, ma il tracciato è aperto.
Mi siedo nell’abitacolo di una Renault Clio RS 200 EDC, auto che già conosco bene e che scelgo con Gabriele di RSR Nurburg per affrontare il “debutto”, ma arriva la doccia fredda: ci sono stati due incidenti, uno dei quali ha coinvolto ben due vetture e che quindi, come da prassi, è stato necessario l’intervento della Polizei per tutti i rilevamenti del caso. Insomma, pista chiusa.
L’umore è sotto i tacchi e comincio a pensare di dover incassare la sconfitta. Un filotto di sfiga incredibile. Ma, alla fine, arriva la decisione. E se uno degli insegnamenti del Ring fosse proprio quello di “non mollare mai”? Non si chiamerà mica per sbaglio Inferno Verde, no?
C’è qualcuno che ce la sta gufando, è evidente. Qualcuno in Italia sta facendo l’inimmaginabile per non farmi girare. Bisogna prendere una misura drastica.
Il piano è questo: annunciamo il ritorno in Italia come da programma e, contemporaneamente, un “Silenzio Stampa” nei confronti di tutti, tra Lettori, Amici e Famiglia.
In realtà IFG a Casa non torna: un’altra notte a Nurburg. La mattina di Venerdì 15 Agosto mi sveglio con… la pioggia. Pioggia che si intensifica verso le 12.00. Alle 13.00 smette, ma inizia a sollevarsi una nebbia che nella mia mente ha un effetto costruttivo… in tema di bestemmie.
Eppure spunta anche un timido sole, la nebbia se ne va. Si gira. Ma fino a che non varco il limite della Nordschleife non ci credo: mi butto dentro con una Renault Megane RS 265 CV di RSR Nurburg. L’asfalto è molto bagnato, in alcuni tratti il sole lo asciuga, in altri arrivano scrosci d’acqua improvvisi.
È successo: sono io, sono dentro alla Nordschleife. Un qualcosa che può spiegare solamente chi lo ha fatto. La sensazione di paura e cuore in gola del primo giro, salite, discese, compressioni, curve e scollinamenti completamente ciechi e situazioni che non troverete mai in alcuna pista e in alcuna strada.
Non esiste altro modo per comunicarvi cosa si provi lì dentro. Io lo farò con la Review che pubblicherò nei prossimi giorni, con annessi Video e qualche bella Foto (in anteprima la Preview di ring-photos.com) dei mitici Fotografi che ogni giorno si piazzano ai margini della Nordschleife…