Due notizie. La prima è che Bridgestone rinnova e continuerà a fornire pneumatici per la MotoGP, come fornitore unico, fino al 2015. La seconda, ancor più importante, è che al termine di questa data (che poi è la prossima Stagione, dietro l’angolo) la Factory nipponica non si troverà con Dorna per discutere di un nuovo accordo.
Sì, Bridgestone lascia. Nel 2016 non sarà più nel Motomondiale e la Classe Regina ha già avviato le procedure per trovare un nuovo Costruttore: il verdetto il 22 Maggio.
Entrata in MotoGP nel 2002, Bridgestone è cresciuta fino ad ottenere la fornitura di Ducati, con la quale ha vinto il Titolo nel 2007 grazie a Casey Stoner, per poi arrivare alla curiosa collaborazione con il box Yamaha di Rossi nel 2008, quando la Yamaha YZR-M1 Ufficiale “calzava” Bridgestone con Valentino e Michelin con Jorge Lorenzo. Nel 2009 il traguardo di fornitore unico, inaugurazione del regime di monogomma.
Quella del monogomma è una soluzione sperimentata nell’ultima decade da diversi Campionati, dalla Formula 1 alla MotoGP. Format discutibile che, se da un lato dovrebbe bilanciare le prestazioni, rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio per svariati fattori.
La mancanza di concorrenza non fa bene al progresso tecnologico e il fatto che dei prototipi non possano lavorare su questo aspetto è grottesco. Milioni di euro di sviluppo e materiali spesso “buttati” dalle Factory per colpa di carcasse e mescole fatte per, si dice, andar bene a tutti.
Riduzione dei costi? Fa sorridere.
Il monogomma è giusto e va benissimo in Campionati “minori”, in Trofei, in Monomarca. Con mezzi sostanzialmente uguali.
La scelta più logica per la massima espressione del Motorsport dovrebbe essere quella di Aziende che lavorano con altre Aziende per raggiungere il massimo risultato insieme ai loro Ingegneri, Tecnici e Piloti.
Con Team e Costruttori che nel caso di debacle se la prendono con i loro Fornitori, non con il Regolamento tecnico che cambia ogni due mesi. Quando va bene.
Ma il futuro del Motomondiale sembra ancora orientato verso un fornitore unico, con Michelin e Dunlop alla finestra e in Pole Position. Dagli errori non si impara mai.
Bridgestone lascia la MotoGP. Nel 2016 ci sarà un altro fornitore unico al quale dare la colpa.