AMA Supercross, Oakland: Villopoto vince per la seconda volta, battuti Stewart e Reed

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Oakland, California, quarto round del campionato AMA Supercross 2014.

Dopo il piazzamento di A#2 Ryan Villopoto torna alla vittoria  e si afferma come primo doppio vincitore della stagione. Con questi 25 punti strappa ancora una volta la tabella rossa al rookie di lusso Ken Roczen.

Nello stadio di Oakland, l’holeshot è di Vince Friese, che viene ben presto risucchiato dal gruppo dei top rider. Dopo poche curve al comando va Villopoto, seguito da Reed, Brayton, Dungey, Hahn, Stewart e Roczen.

Le prime posizioni sono abbastanza stabili, con qualche sorpasso tra Brayton, Dungey e Stewart. Dopo pochi giri la classifica si cristallizza con Stewart al terzo posto, Dungey subito dietro e poi Brayton tallonato da Roczen.

Ad animare la parte centrale della gara solo la spettacolare caduta di Barcia, quando era quinto e alla caccia di un  buon risultato. Nessun danno per lui e la sua Honda, ma tante posizioni perse, come anche la speranza di un piazzamento in top five.

Con Villopoto sempre davanti a tutti, imprendibile, è “Bubba” Stewart a movimentare gli ultimi passaggi, con un sorpasso pulito su Reed in curva.

L’ordine di arrivo finale è questo: Villopoto vincente, poi Stewart, Reed, Dungey,  Brayton e Roczen.

In campionato, come detto, il campione in carica si riprende di forza la leadership, al secondo posto troviamo un Chad Reed in netta ripresa, di soli due punti davanti al debuttante Roczen.

Nella categoria Lites Jason Anderson fa sua la terza vittoria sulle quattro gare disputate, riprendendosi la tabella rossa direttamente dalla Honda Troy Lee #21 di Coole Seely.

Il pilota Ktm ha dovuto decisamente sudarsi i 25 punti, conquistati dopo una bella lotta a tre, contro Dean Wilson e Justin Hill, sulle due Kawasaki Pro Circuit.

La sfida è culminata con un anomalo rallentamento di Wilson proprio all’ultimo giro, causato forse da un problema tecnico.

Solo quarto all’arrivo Cole Seely, davanti al compagno di marca Zach Osborne.

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