La quinta giornata della Six Days si apre all’insegna del maltempo, con nuvole cariche di pioggia a dare il buongiorno a tutto il circo internazionale dell’enduro.
Poche saranno le gocce a cadere per la verità, tutte nelle prime ore del mattino e solo in prossimità dei paddock di Olbia. Ancora tanta la polvere ad annebbiare la vista di piloti e pubblico.
Nel World Trophy si assiste ad un importante avvicendamento, finalmente favorevole alla nazionale di casa. Glenn Kearney, portacolori della squadra australiana, viene penalizzato di 5 minuti e butta all’aria il risultato di tutta la squadra, già orfana di Matthew Phillips e quindi senza scarto a disposizione.
Il team giallo verde si vede costretto a cedere all’Italia il terzo gradino del podio, che ha avuto se non altro il merito di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, potendo approfittare della sfortuna altrui. Il secondo posto rimane per la verità molto lontano, con gli USA avantaggiati di oltre tre minuti e mezzo, ma il podio sembra ora essere al sicuro: l’Australia è staccata di oltre 4 minuti.
Per quanto riguarda i risultati individuali, il protagonista è stato ancora una volta Antoine Meo, che ha dato vita oggi ad un emozionante duello con il nostro Salvini, definitivamente tornato al top della forma. I due sono entrati nell’ultima prova speciale staccati di pochissimi secondi a favore dell’italiano, ma il pilota Ktm ha ribaltato il risultato portando a casa l’ennesima vittoria di giornata.
Grazie al risultato di Meo, ma anche quello di Renet ed Aubert, la Francia appare sempre più intoccabile nella classifica a squadre.
Sorte molto simile tra gli Junior, con la nazionale transalpina che porta il suo vantaggio a quasi sei minuti, trascinata oggi da Mathias Bellino. Gli azzurrini mantengono saldamente la seconda piazza; il migliore oggi è stato Giacomo Redondi, sesto di giornata nella E1.
L’appuntamento è per domani, con la consueta sfida finale, nel campo cross di Tempio Pausania.
