La Direzione Gara ascolterà Marc Marquez e Daniel Pedrosa nella giornata di giovedì 10 Ottobre, alla vigilia del Gran Premio di Malesia.
Al centro del dibattito il contatto che ha messo fine al GP di Aragona del vice Campione del Mondo, toccato in staccata dal giovane compagno di squadra che, nell’urto, gli ha tranciato il cavo del Controllo di trazione mandandolo in highside.
Negli ultimi giorni sono arrivate le parole molto critiche di Pedrosa e non sono tardate ad arrivare nemmeno quelle di Jorge Lorenzo, protagonista di episodi molto discussi all’inizio della Carriera che gli costarono una squalifica.
“Quello che ha fatto Marquez ad Aragon non è grave, ma le cose vanno valutate nell’insieme e se sommiamo questa azione ad altri episodi accaduti quest’anno e in passato è ovvio parlare di pilota aggressivo. Il suo comportamento mette a rischio prima sé stesso, poi gli altri“, ha dichiarato il pilota della Yamaha alla Gazzetta dello Sport.
Jorge sa quello di cui sta parlando: “Nel 2005 ho buttato per terra due volte Alex De Angelis e sono stato squalificato per un GP. Da quella volta la mia mentalità è cambiata, penso di più a quello che faccio“. E non va sicuramente piano, visti i quattro Mondali conquistati dopo quella sanzione.
“Il nostro sport è il più pericoloso che ci sia e arriviamo quasi sempre al nostro limite. Se si mettono in mezzo anche i piloti con comportamenti aggressivi i rischi aumentano sempre di più e la Direzione Gara dovrebbe lavorare per diminuire questi pericoli, cosa che secondo me non sta facendo. Se questo atteggiamento non dovesse cambiare è evidente che tutti i piloti inizierebbero guidare in maniera aggressiva per adeguarsi a chi lo è già“, ha concluso Lorenzo.
