La Superpole perfetta firmata Kawasaki viene spazzata via da un leggero scroscio di pioggia. Quando la situazione sembrava ormai congelata con il record della pista di Tom Sykes e la seconda piazza di Loris Baz, la Red Flag interrompe la SP3 e porta la Qualifiche in configurazione “Wet”, annullando i tempi e dando il via a 20 minuti di Wet Superpole in quel di Silverstone.
Al rientro in pista sembra non dover più succedere nulla, e invece succede tutto: inizialmente sono solo sei i piloti che riescono a chiudere il primo giro cronometrato prima che la pioggia arrivi davvero, ma ad un paio di minuti dalla bandiera a scacchi entrano tutti per il Time Attack con gomma da gara.
Una bagarre finale che premia Eugene Laverty con l’Aprilia, che chiude in 2’04.730 davanti ad un altro pilota che sfrutta al 101% la situazione, ovvero Carlos Checa.
Lo spagnolo porta la Ducati in prima fila grazie al 2° tempo a poco più di due decimi dalla RSV4, seguito dalla Honda di Johnny Rea. Seconda fila amara per le due Ninja di Baz e Sykes, rispettivamente 4° e 5°.
Poi Chaz Davies (6°), di fatto unica BMW in Superpole dopo l’immediata rottura del motore subita da Marco Melandri nel corso della SP1.
Soltanto terza fila per chi si era candidato a grande protagonista nel corso delle Sessioni del venerdì e di questa mattina: Leon Camier partirà in 7° posizione con la Suzuki.
Poi Sylvain Guintoli (out per un problema tecnico) e Davide Giugliano (autore di una scivolata), 10° Jules Cluzel seguito dagli altri due eliminati in SP2, Max Neukirchner e Leon Haslam.
Fuori nella prima Sessione Michel Fabrizio (il Team pasticcia nella scelta della gomma da utilizzare, mandando il pilota fuori con una mescola da gara usata lasciando nel box le due SC da attacco), Ayrton Badovini e, appunto, Marco Melandri. Completeranno la griglia nelle due manches di domani Aitchison, Sandi e Iannuzzo.