La speranza per Ducati è che la seconda metà di stagione coincida con il giro di boa di Laguna Seca e che regali agli uomini di Borgo Panigale qualcosa di diverso. Non certo novità bibliche, ma almeno tracciati in cui la Desmosedici non soffra come avvenuto ad Assen, Sachsenring e, appunto, Mazda Raceway.
Alla fine Nicky Hayden e Andrea Dovizioso chiudono rispettivamente in 8° e 9° posizione, facendo di fatto una gara tra di loro tanto rispettosa e spettacolare quando indicatore di ciò che non dovrebbe fare un Factory Team: avere come proprio avversario solamente se stesso e ai margini delle Classifica.
Quest’anno va così e lo sapevamo, solo un folle avrebbe potuto pensare qualcosa di diverso, ma se la situazione dovesse protrarsi anche nel 2014 bisognerà parlare apertamente di fallimento e ammettere la sconfitta contro i colossi nipponici e contro la metodologia di lavoro di avversari che, un anno fa, sembravano condannati al costante doppiaggio (leggere Aprilia ART).
Un biennio è un tempo già sufficiente per cambiare qualche equilibrio nelle corse e nessuno ti obbliga a confrontarti in un Campionato se non hai il pacchetto tecnico (e le idee vincenti?) per farlo.
Ma veniamo ai piloti e alle loro parole dopo una vera e propria battaglia della Laguna, perchè i piloti sono sempre piloti, che si lotti per un Titolo o per l’ultimo posto.
“Non è stato un weekend facile per noi. Speravamo in un risultato migliore, ma sapevamo anche che il nostro potenziale attuale è abbastanza limitato. Non sono partito bene, e poi i freni posteriori hanno cominciato a darmi dei problemi, durati un paio di giri, probabilmente perché si stavano surriscaldando“, spiega Hayden.
Che poi rivela il retroscena sul contatto tra lui e il Dovi sfuggito, logicamente, alle telecamere: “Sono riuscito a raggiungere Andrea, passandolo sul rettilineo e ci siamo toccati. Eravamo davvero vicinissimi, e nella curva 2 mi sono reso conto che la leva della frizione si era piegata. Non riuscivo a scalare le marce e ho dovuto fare la curva in quarta, ma poi mi sono abituato alla nuova posizione e sono riuscito ad avvicinarmi a lui e superarlo nuovamente. L’ottavo posto naturalmente non è un gran risultato, ma i nostri avversari in questo momento sono più forti di noi, soprattutto su una pista così sconnessa come quella di Laguna Seca. Speriamo che le cose vadano meglio dopo la pausa estiva”.
Da parte di Kentucky Kid un pensiero per Andrea Antonelli, scomparso durante la gara della Supersport in programma in Russia: “Voglio aggiungere che è stato davvero triste svegliarmi stamattina con la notizia della scomparsa di Andrea. Anche se non lo conoscevo personalmente, la perdita di un compagno di pista è sempre una terribile tragedia”.
Andrea Dovizioso, come detto, chiude alle spalle del compagno di squadra dopo qualche colpo al limite e una battaglia che, nonostante le posizioni ai margini della Top 10, ha sfiancato i due. “È stata una gara dura come del resto ci aspettavamo. Era difficile controllare la moto ed essere precisi: io speravo di riuscire a fare tutta la gara sotto l’1’23, ma non c’è stato modo. Purtroppo ho perso una posizione con Nicky verso la fine e mi dispiace, ma sinceramente non potevo fare di più. Ho cercato di imporre il mio ritmo davanti a Hayden per sfiancarlo ma alla fine è lui che ha sfiancato me! Il nostro contatto in rettilineo non è stato assolutamente volontario: la nostra moto tende ad impennare nel rettilineo e di conseguenza non è facile controllarla e gestirla e questo ha fatto sì che andassimo l’uno contro l’altro. È stata una situazione un pò pericolosa ma sono cose che possono capitare, di certo involontariamente”.
Anche il pilota di Forlì dedica un pensiero allo sfortunato Antonelli: “Sono vicino alla sua famiglia ed al suo team. Non lo conoscevo bene, ma eravamo coetanei e abbiamo fatto insieme delle gare di motocross per beneficenza. È una vera tragedia e mi dispiace moltissimo”.