Colpo di scena al Moscow Raceway nell’ultimo atto della Superpole del Gran Premio di Russia, con il gran favorito Tom Sykes che, dopo aver dominato sin dal venerdì, finisce a terra nel corso del primo giro della SP3.
L’assenza, per regolamento, di una seconda moto pronta all’uso costringe l’inglese della Kawasaki ad abbandonare la Ninja a bordo pista una volta constata l’impossibilità di ripartire, condannato così a scattare dalla 9° posizione ai margini della terza fila.
L’assenza di Sykes spalanca le porte a Davide Giugliano che da Imola si sta dimostrando tra i piloti più veloci: il pilota del Team Althea conquista una storica Superpole in sella all’Aprilia RSV4, la prima in Carriera per il 24enne romano, chiudendo il tracciato russo in 1’34.676.
Davide precede la BMW di Chaz Davies e la prima delle RSV4 Factory, quella numero 58 di Eugene Laverty. Seconda fila con Johnny Rea in sella alla Honda, Marco Melandri sull’altra BMW GoldBet e un sorprendente Carlos Checa, bravo a portare al 6° posto la Ducati 1199 Panigale del Team Alstare. Poi, davanti a Sykes, Jules Cluzel e Sylvain Guintoli: il francese conquista il massimo, considerate le precarie condizioni fisiche, e domani partirà 8°.
Eliminati in SP2 Leon Camier, Max Neukirchner e Loris Baz, mentre finiscono fuori già alla SP1 Leon Haslam, Ayrton Badovini e Michel Fabrizio (caduto).
Chiuderanno lo schieramento i tre italiani che non sono riusciti ad accedere alla Superpole: Federico Sandi, Vittorio Iannuzzo e Lorenzo Savadori.
