MotoGP, Suzuki fa sul serio: De Puniet debutta a 7 decimi da Lorenzo

de puniet

In mattinata Suzuki annunciava il rientro nel Motomondiale a partire dal 2015, lasciando parecchi interrogativi su quello che sarà l’impegno dei nipponici nel prossimo anno.

Ogni scenario resta aperto con la più concreta delle ipotesi che accredita la mossa di Hamamatsu come un’atteggiamento strategico all’interno di una trattativa con Dorna e Carmelo Ezpeleta tutt’altro che chiusa.

A parte questo, il primo verdetto l’ha dato la pista: Randy De Puniet, liberato per l’occasione da Aspar in qualità di collaudatore, è riuscito a stampare nel finale il tempo di 1’42.676, un crono di tutto rispetto che, in assenza delle due HRC di Pedrosa e Marquez, proietta il francese all’8° tempo mettendosi dietro tutte le CRT ad eccezione di Aleix Espargarò (più veloce di 139 millesimi) e, addirittura, la Yamaha Tech3 di Bradley Smith e le due Ducati GP13 di Iannone e Pirro.

L’ultima volta di Suzuki al Montmelò risaliva al Giugno del 2011 e al GP di Catalunya: Alvaro Bautista si qualificò con la GSV-R 800 girando in 1’43.447 a +1.034 dalla Pole di Marco Simoncelli, gap inferiore rispetto a quello subito oggi dal più veloce di giornata, Jorge Lorenzo in 1’41.981.

Numeri che fanno cronaca e che non sono evidentemente rapportabili visto che due giorni fa, nelle Qualifiche dell’ultimo GP, hanno girato quasi tutti tra i 3 decimi più rapidi.

Ma considerato che il progetto di Suzuki è in pieno sviluppo gli uomini di Davide Brivio possono dirsi soddisfatti: la nuova quattro cilindri in linea, nelle mani del Tester e alla sua prima uscita “ufficiale”, funziona molto meglio della 800 a V giunta a fine evoluzione.

Per quanto riguarda “gli altri”, troviamo un grandissimo Nicky Hayden autore del 2° tempo con la Ducati GP13 equipaggiata con il telaio attuale: l’americano si porta a soli 51 millesimi da Lorenzo e beffa all’ultimo Stefan Bradl e l’unica Honda presente oggi in pista, alla quale rifila quasi 3 decimi, mentre Andrea Dovizioso è 4° a +0.513.

Valentino Rossi fa il 6° tempo ed è protagonista di una scivolata senza conseguenze nella seconda metà del pomeriggio: il pilota della Yamaha perde l’anteriore e la M1 non ne esce proprio benissimo, ritornando ai box con la ruota posteriore stallonata e le carene spezzate. Il numero 46 paga poco più di 6 decimi da Lorenzo e 51 millesimi dalla Tech3 di Crutchlow, 5°.

Andrea Iannone è 9° alle spalle della Suzuki per 21 millesimi, più staccati Smith (10°, +1.276) e Pirro (11°, +1.880). Poi tutte le CRT: Edwards, Abraham, Petrucci, Laverty, Corti, Hernandez e Pesek.

Questi i risultati dei Test di Barcellona del 17 Giugno 2013:

risultati test

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