Da semplice lettore e amico di IFG, oggi ho avuto modo di sbirciare il retrobottega di un famoso Concessionario ufficiale di Supercar italiane, un po’ il sogno di tutti gli appassionati. Un luogo dove le luci delle vetrine lasciano spazio all’alone misterioso del culto motoristico.
Entrando nell’enorme capannone alle spalle della vetrina si viene subito colpiti dal quantitativo di veicoli esposti, in particolar modo risaltano le Ferrari FF, Ferrari F12, Ferrari 458, Alfa Romeo 8C e Ferrari F430 presenti, provenienti da qualsiasi angolo del globo: Russia, Emirati Arabi Uniti, Microstati europei come San Marino, Andorra e Monaco, o ancora Bahrain, Inghilterra e via discorrendo.
Ma il pezzo forte arriva quando decido di alzare gli occhi al cielo dopo aver visto un bel montacarichi, in un angolo. Un enorme vetrata con una Ferrari F1 V12 della Stagione 1993, una 550 Barchetta e una F355 Challenge in bella vista.
Dovendo aspettare che il veicolo da ritirare fosse pronto, con grande faccia tosta un amico lì presente chiede al personale: “Non è che si può fare un giretto di sopra?”. Clamoroso: Risposta positiva, a patto di seguire l’antica regola “guardare ma non toccare” perchè “tanto ci sono le telecamere”. Niente di più facile da rispettare. Ed è qui, che salendo le scale si ascende al paradiso di pistoni e bielle.
Si viene accolti da una 458 Spider fresca di fabbrica pronta per essere consegnata ad un fortunato proprietario, ma sono i teloni rossi che attirano la nostra curiosità. Eh si, perchè le silhouette non le puoi nascondere, ed ecco comparire quindi una magnifica F40 ed una Enzo.
Chiude la fila una maestosa 599 GTO di un facoltoso proprietario russo poi, qualche metro più avanti, una F12berlinetta nera.
Ma è dall’altra parte del capannone che il cuore si ferma per qualche istante. Tempo di percorrere la meravigliosa vetrata e sale la tachicardia. Affiancate due delle auto più sognate da chi ha benzina nelle vene: una Lancia Delta S4 stradale e un’altra Ferrari F40.
Non finisce qui un trittico di pezzi da museo compare poco più in là, assieme ad altre vetture storiche. Decidiamo di scendere per fotografare la Giulia GTA, degna anche lei di finire in questo racconto.
Oramai è ora di chiudere, la vettura da ritirare non è pronta, salgo a bordo della mia modestissima media a gasolio e mi dirigo verso casa, ringraziando il mio amico Marco per avermi portato in un posto del genere.
Impossibile non fare un ringraziamento ed una scusa ufficiale: grazie e Balco ed IFG per lo spazio concessomi e mi scuso anticipatamente con l’atelier per le foto “rubate”, ma la voglia di mostrare certi pezzi di storia era troppa. Quindi, eccoli qui:
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(R.D.S.)
Città, Regione, Provincia, via, numero di telefono, orari e turni, subito.
esatto.dov'è il paradiso?
the lacrime