“Noi riportiamo assieme ciò che deve stare assieme“. Questo è il motto con cui Pierer Industries AG e Ktm Sportmotorcycle annunciano l’evento dell’anno per quanto concerne il mercato delle moto da fuoristrada. Dopo venticinque lunghi anni, Husqvarna e Husaberg, entrambe proprietà di Pierer, torneranno ad essere una sola cosa.
Era infatti il 1988 quando, in seguito all’acquisto di Husqvarna da parte di Cagiva, un gruppo di tecnici svedesi decise di rimanere in patria, dando vita ad un nuovo marchio, che conservava l’esperienza e le tecnologie acquisite in lunghi anni di successi sui campi di gara: Husaberg. Quest’ultima raggiunse ben presto importanti traguardi in ambito sportivo, riuscendo a conquistare ben tre titoli mondiali di motocross con il campione belga Joel Smets, tutti nella classe 500.
Poco più recente (1995) è l‘entrata di Husaberg nel gruppo Ktm; col passare degli anni i modelli dei due marchi si sono avvicinati sempre più, fino all’entrata in commercio dei modelli giallo-blu a due tempi nel 2011, che altro non erano che Ktm camuffati; dal 2013 si giunge alla completa omologazione della gamma, fatta eccezione per particolari di secondo piano.
Proprio al 2013 risale l’aquisto di Husqvarna, ceduta dalla BMW, da parte di Pierer AG. L’ultima notizia che ci è giunta, fino ad oggi, era però piuttosto negativa: si trattava della chiusura della sede varesina di Husqvarna, prevista per il mese di agosto. Chiusura, parziale per la verità, che si dovrebbe limitare al reparto produzione, la vendita infatti continuerà fino all’esaurimento degli oltre 3000 modelli che saranno assemblati fino alla prossima estate, oltre agli 11000 presenti nei magazzini. Pierer ha giustificato la decisione citando i dati in negativo del mercato italiano e mondiale. Tutto ciò comunque ha comportato l‘inevitabile richiesta della cassa integrazione straordinaria per gli operai di Cassinetta.
La news più recente è appunto di oggi. Buona? Cattiva? Non è chiaro del tutto. Il comunicato della Pierer AG parla della fusione dei due marchi sotto lo storico nome svedese di Husqvarna, si parla di una gamma totalmente rinnovata, unendo forze e tecnologie delle due case.
Per i lavoratori dello stabilimento italiano di sicuro non è una buona notizia, pare infatti che la produzione dei nuovi modelli sarà spostata in Austria, proprio a Mattighofen, casa di Ktm. L’attuale sede di Biandronno (VA) rimmarrà comunque attiva come punto centrale del business Husqvarna, come centro ricambi e servizio clienti; non c’è dubbio che darà occupazione ad una piccola frazione degli ormai ex impiegati di Varese.
E per il mondo del fuoristrada si rivelerà un bene o un male? Staremo a vedere cosa succederà. La presentazione della nuova gamma è prevista per l’inizio di ottobre in Svezia, terra madre del marchio. Nessuno per ora sa a cosa assisteremo. Sarà la morte in un sol colpo sia di Husaberg che di Husqvarna? Vedremo di nuovo delle Ktm con una livrea diversa, bianca e rossa?
A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca…