Questa notte in California c’è stato spettacolo. Non a Los Angeles, non a San Francisco ma ad Oakland. Di cosa stiamo parlando? Del quarto appuntamento con il Supercross 2012 ovviamente, che ha visto James “Bubba” Stewart tornare alla vittoria davanti Chad Reed e Villopoto.
Ma prima riassumiamo quello che è successo nei tre appuntamenti precedenti: nella prima uscita, la classica Anaheim I, il cacciatore Villopoto aveva fatto man bassa dei 25 punti, riconfermandosi l’uomo da battere, come se quel numero 1 sulla tabella della sua Kawa non fosse sufficiente a far capire la classe del giovane Rosso Malpelo; dietro di lui il buon canguro Chad Reed su Honda e a seguire la novità più gustosa del 2012, Ryan Dungey sulla sua nuova KTM, l’europea che sfida le jappo, l’acciaio che sfida l’alluminio e il motore enduro che sfida i quattroemmezzo cross. Avete già capito da che parte io stia, perfetto.
Bubba, come sempre il più veloce, si era fermato solamente al sesto posto per colpa, indovinate un po’, di una balla di fieno .
La seconda gara, tenutasi a Phoenix, ha visto trionfare Ryan Dungey, che ha regalato a KTM la prima vittoria in assoluto della casa nel Supercross (come godo), mentre al secondo e terzo posto si sono classificati Jake Weimer e Villopoto. Quarto posto che vale come un oro olimpico per Kevin Windham, che a 33 anni suonati riesce ancora a regalare emozioni e correre come un giovanotto. L’ Javier Zanetti del cross, perdonate il paragone.
Il terzo appuntamento a Los Angeles vede il quartetto delle meraviglie classificarsi nel seguente ordine: Chad Reed, Ryan Dungey, James Stewart e Ryan Villopoto.
Dopo questa doverosa introduzione veniamo a noi, e alla gara che si è svolta ad Oakland.
Chi ha vinto? Ve lo abbiamo già detto nel titolo, perdonateci l’irruenza, ma fa sempre piacere vedere Bubba in testa. Perchè è vero che è il più veloce, ma è anche vero che spesso più che correre cade. E poi mette un po’ di brio alla classifica.
Il main event inizia con la holeshot di Chad Reed, mentre lo seguono a ruota in terza e quarta posizione Stewart e Villopoto che si lasciano dietro Dungey, scivolato nelle retrovie, in decima posizione.
I primi quattro giri scorrono senza grossi sconvolgimenti, con Reed sempre primo ed indemoniato, tallonato da un ottimo e costante Bubba e da Villpoto, mentre Dungey prova una rimontona alla Supercross portandosi in settima posizione.
Il sorpasso del pilota Yamaha però non si fa attendere troppo e infila Reed all’interno della prima curva, mentre Dungey continua nel suo recupero. La gara si infiamma.
Al dodicesimo giro le posizioni sono rispettivamente: Stewart, Reed, Villpoto, Dungey. Roba da cardiopalma.
Bubba è nettamente superiore, rifila più di mezzo secondo al giro a Reed e,tra l’altro, riesce perfettamente a gestire la propria supremazia senza incappare in alcuna caduta. Al giro 18 riesce addirittura ad avere 4 secondi di margine sul secondo, un gran bel vantaggio per una gara di Sx.
E poi? E poi la vera notizia è che Stewart gestisce alla perfezione, rallenta di un secondo al giro e conclude in testa la propria gara con un vantaggio di 2.5 secondi su un ottimo Chad Reed.
Terzo, a quasi quattro secondi da Reed si piazza Villpoto, mentre un attardato Dungey (questa non te la perdono) si posiziona in quarta posizione con un ritardo da Willy di ben 8 secondi.
Il campionato inzia dunque ad infiammarsi, e anche di brutto.
Pari ad 85 punti troviamo Reed e Dungey, con Villopoto attaccato alle loro “ciappe”ad 83 punti. Leggermente più staccato, ma in rimonta, il caro vecchio Stewart, con i suoi 73 punti.
Possiamo dire che Bubba sia tornato? Sinceramente ci sembra fin troppo presto. La sua gara è stata ottima, i tempi sono stati ottimi (terzo tempo con 54.299) ma ciò che ha fatto la differenza è stata una inedita costanza e capacità di gestire il margine. Senza dimenticare che è riuscito a rimanere dietro Reed per un buon numero di giri prima di sferrare l’attacco (pulito) che lo ha portato al comando. Finalmente abbandona la foga per lasciare che il suo talento sia guidato dal cervello e non dall’istinto animale che lo ha sempre cartterizzato. Bene così, ma con certi soggetti non si sa mai.
Ottima invece la gara e soprattutto l’inizio di camionato da parte di Reed. Che riesca a far vincere qualcosa alle Crf 450? Sicuramente avrà vita dura contro un Villopoto sempre velocissimo (suo il miglior giro con 54.03) e costante e un Dungey anch’egli veloce e soprattutto affamato di vittorie con questa moto nuova per il panorama Sx.
Come finirà? La sfida è davvero tutta aperta! Prossimo appuntamento il 4 febbraio ad Anaheim!
I risultati completi:
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CLASSIFICA GENERALE SUPERCROSS 2012
Come ha già dimostrato in passato, se tiene il cervello acceso non ce n’è per nessuno. Bellissima gara !