Forse MV Agusta è veramente pronta alla svolta…

Ci eravamo lasciati con una MV criticata per la politica di esclusività praticata sui futuri modelli entry level, Brutale 675 ed F3, ed eccoci ora ad un passo dal poter allungare gli artigli su questi presunti gioiellini! Gioielli che potrebbero stravolgere il mercato delle moto medie!

Prima di tutto perché la stessa casa ha deciso, almeno per questi modelli, di scendere dal piedistallo e l’ha fatto in pompa magna!

Se fino ad ieri entrare in un concessionario MV e richiedere la prova di uno dei loro bolidi era il modo più semplice per scatenare l’ilarità generale come nemmeno i finalisti di “La sai l’ultima?”, oggi basta entrare in un’ambasciata varesotta (io ho la scusa del dover prendere pezzi di ricambio per la mia moto, voi fingete di esservi persi e chiedete indicazioni!) e sarà il venditore a ricordarvi che manca meno di un mese all’uscita della F3 e ad invitarvi a prenotarvi per un test ride!

Basta questo a stravolgere il mercato delle “medie”? Ovviamente no, non siamo mica l’ufficio stampa del gruppo Cagiva quindi non è compito nostro tessere le lodi del marchio!

Lo scossone promette di arrivare dal nuovo standard imposto da Schiranna: pesi ridotti all’osso, motori graffianti, soluzioni al top e tecnologie più o meno inedite. Tanto per intenderci basta gettare un occhio ai listini delle diverse case per accorgerci che una F3 costa quanto una R6 e qualcosa in meno di una Ninja! La baby MV deve ancora uscire ed in alcuni concessionari sono già al 2° “ciclo” di ordinazioni senza che nessuno l’abbia ancora provata!

“E a noi cosa importa cara Redazione di IFG?” Importa che forse riusciremo ad assistere a delle contromosse interessanti da parte delle concorrenti! Basta a modelli triti e ritriti che differiscono tra ModelYear e ModelYear per le livree proposte e per i fari un po’ più aggressivi! Basta a prezzi sì normali per il mercato ma assurdi per moto che seguono progetti non più nuovi già da un po’ di tempo!

Questo tanto per le sportive quanto per le naked: ad oggi una moto vecchia, pesante e tutto fuorché raffinata come la Z750R può essere venduta a poco meno di 9.000€ in virtù di forcelle finalmente decenti (quanti anni abbiamo dovuto aspettare?) e di un impianto frenante preso anche lui dai magazzini Kawasaki. Se questa è la qualità qualcuno ce ne scampi!

Per questo puntiamo sulla carta MV! Non perché una sua vittoria ci renderebbe più felici ma perché, se tutto dovesse andare nella giusta direzione (ossia verso un apprezzamento di massa per la qualità ad un prezzo umano) le concorrenti non potrebbero rimanere arroccate nelle loro convinzioni e politiche aziendali! Vuoi Ducati che per offrire un motore performante deve gravitare attorno ai 1000cc altrimenti è il buio (perchè il giurassico motore ad aria che equipaggia i modelli di cilindrata media avrà pure carattere ma non si muove!), vuoi Suzuki che sportive a parte sembra si diverta ad operare dei downgrade ciclistici modello dopo modello (si pensi al misterioso ma neanche troppo appesantimento nel passaggio da SV a Gladius o alla più recente scelta di fornire la GSR750 di pinze dei freni meno efficaci di quelle della sorellina da 600cc)…

Insomma almeno per noi la nuova politica del gruppo Cagiva può significare molto per il settore “stradale veloce” del motociclismo perché se dovesse avere un riscontro adeguato potrebbe spronare le rivali a darsi una mossa offrendoci così un panorama capace finamente di farci rimanere a bocca aperta!

In fin dei conti pensateci: da quanti anni per strapparci qualche rantolo di stupore le case sono costrette a puntare sui milloni?

La qualità è per tutti e non ha cilindrata, MV sembra averlo finalmente capito. Attendiamo una risposta sul campo da parte di tutti gli altri marchi.

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