Dakar, favoritismo ridicolo nei confronti di Desprès

Scandalo dalla Dakar: le classifiche “riviste” e “corrette” per una regola introdotta durante l’ottava tappa. Tutto questo per aprire la strada a Desprès, francese come gli organizzatori? Probabile.

Di seguito vi riportiamo la nota ufficiale degli organizzatori, pubblicata ieri sera sul sito ufficiale della manifestazione:

17:09 – Motorcycles’ time adjusted
“The times posted by the first motorcyclists to hit the course this morning have been rectified by the race officials after several riders got stuck in the mud near km 10. Given that the route of the special was changed after the seventh motorcycle went through (in order to prevent the entire caravan from getting stuck in the muddy río), the race directors decided to deduct the time lost by Coma, Despres, Gonçalves, Rodrigues, Farrés Güell, Ullevalseter and Casteu from their final times. As a result, Marc Coma seized the lead with a 1’26” margin over Cyril Despres. Behind them, the last podium step is still up for grabs, with Hélder Rodrigues in third place, 20’51” ahead of David Casteu, who today climbed to the fourth place. Paulo Gonçalves now sits fifth, 2’19” behind the Frenchman.”

In sostanza la notizia è questa: dopo il passaggio dei primi 7 concorrenti attraverso il “fiume fangoso” che ha bloccato Desprès, Goncalves e Rodrigues, la direzione gara ha deciso di modificare il percorso per evitare che tutti i concorrenti successivi andassero a incastrrsi nel punto incriminato; alla luce di ciò, i tempi dei primi 7 sono stati modificati, sottraendo al tempo finale il non meglio specificato “tempo perso” nel fango.

Di conseguenza, la vittoria di tappa rimane nelle mani di  Marc Coma, che però vede il suo vantaggio su Desprès ridotto dai 17 minuti iniziali a poco più di 9 minuti, stessa situazione in classifica generale, dove Coma passa da circa 9 minuti di vantaggio a solo 1′:26″, un niente.

 

Onestamente trovo la decisione scandalosa: è ridicolo che la gara più dura del mondo, la più impegnativa per mezzi e piloti, la più estrema per difficoltà del percorso e condizioni climatiche, debba subire una modifica del percorso (tra l’altro a tappa già avviata) per evitare…”del fango”. Certo, fango bastardo, ma allora secondo il criterio seguito oggi bisognerebbe sottrarre alla metà dei piloti il tempo perso da ognuno per le cadute dovute a difficoltà impreviste del percorso, ma che senso avrebbero allora la Dakar e tutto l’universo dell’enduro?

Tanto varrebbe correre nelle piste da Cross, inoltre Coma da quel punto è passato senza incastrarsi, vorrà pur dire qualcosa?
L’unica motivazione che si può trovare in una scelta del genere è la chiara volontà dell’organizzatore, storicamente francese, di favorire il proprio pilota di punta, azzerando di fatto con un intervento post-gara lo svantaggio accumulato a seguito di un errore del pilota stesso.

 

Distacco azzerato tra i due piloti di punta: tutto da rifare per Coma, con buona pace di Desprès, graziato e grato; se non altro ci troviamo di fronte ad una settimana che promette una lotta serrata per la prima posizione.
Dopo oggi però, se dovessi scommettere sul vincitore punterei su Desprès. Forse gli organizzatori l’hanno già fatto.

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