Il World Endurance Championship è ri – nato da solo un anno, ma scelte piuttosto discutibili prese in Consiglio Mondiale FIA potrebbero far cadere di nuovo nel baratro il Campionato.
Abbiamo aspettato 20 anni per rivedere il Campionato del Mondo Endurance e basta poco per affossarlo di nuovo. Se la FIA ha intenzione di proseguire la linea di scelte adottate di recente, il futuro del WEC non è tra i più esaltanti.
La riunione avvenuta a Istanbul del FIA World Motor Sport Council ha portato alcuni cambiamenti nel format del WEC: la novità più importante riguarda sicuramente il tempo di qualifica ed al piano di riduzione dei costi.
Stando al nuovo format, due piloti dello stesso equipaggio devono completare due giri cronometrati ciascuno, in tutte e quattro le giornate di prova che precedono la gara. La media tra i quattro tempi cronometrati andrà a formare il tempo della qualifica, di conseguenza la griglia di partenza.
Secondo la FIA, questo, dovrebbe rendere la lotta per la qualifica più vivace ed emozionante da seguire. Per quanto possa essere importante la Pole Position in una gara di durata.
Durante il Consiglio, la FIA, ha inoltre esaminato e apportato modifiche al regolamento in vista della riduzione dei costi: si è deciso infatti di tagliare il Warm Up e di allungare la vita dei motori per quanto riguarda la categoria LM P2, al fine di rendere più economica, quindi appetibile, la categoria. Ma anche la GT – Am verrà interessata dai cambiamenti: sarà prevista infatti una limitazione per quanto riguarda i treni di gomme usati.
Decisioni che possono starci in un periodo di magra come questo, ma che non risultano essere coerenti con il calendario stilato per il Campionato del Mondo.
FIA WEC – Calendario 2013
14 aprile – 6 Ore di Silverstone
4 maggio – 6 Ore di Spa-Francorchamps
22/23 giugno – 24 Ore di Le Mans
24 agosto – 6 Ore di San Paolo
22 settembre – 6 Ore di Austin
20 ottobre – 6 Ore del Fuji
10 novembre – 6 Ore di Shanghai
30 novembre – 6 Ore del Bahrein
Oltre a dover tristemente constatare che gare storiche come la 12h del Sebring, la Petit Le Mans, il Nurburgring e la 1000 KM di Monza siano state lasciate fuori dal calendario per far spazio alle tribune vuote del Bahrein e di Shanghai, e vista l’esperienza dello scorso Campionato, dove diverse scuderie non hanno potuto iscriversi alle gare programmate nei posti più esotici per una questione di costi, ci chiediamo: era davvero indispensabile agire in quella maniera sul regolamento, quando allo stesso modo le scuderie faranno fatica a spostare le loro strutture in giro per il mondo? Non era forse più conveniente mantenere certe gare, più comode, meno costose per i team e con maggiore appeal verso i tifosi, piuttosto che trovarsi schieramenti dimezzati?
L’augurio è sempre quello di potersi sbagliare sulla questione: la risposta l’avremo nei prossimi anni, nella speranza che l’impegno profuso per riesumare il Mondiale Endurance non sia stato inutile.