La Kawasaki 500 H1, meglio conosciuta come “Mach III” o popolarmente “bara volante”, nacque nel 1969 e fu pensata per il mercato americano, in pratica si trattava di una moto volutamente “sbagliata”, dotata di un motore 3 cilindri 2t di 500cc che erogava 60cv (moltissimi per l’epoca) montato in posizione eccessivamente arretrata nel telaio e abbinato ad una ciclistica sottodimensionata.
Il risultato fu una moto molto propensa all’impennata che doveva dare all’utente medio una sensazione di incontrollabile potenza.
L’obiettivo fu pienamente raggiunto: la Kawa ebbe un grandissimo successo anche in Europa, tanto da diventare un’icona dell’epoca circondata ancora oggi da un’aura di suggestione e rispetto.
L’appellativo aeronautico deriva dal sibilo del motore, simile a quello dei Caccia a reazione, non è difficile invece capire il motivo dell’ultimo soprannome.
La 500 H1R (in foto) era la versione da corsa: partecipò al Motomondiale di classe nel ’70 e nel ’71 e fu la prima 2 tempi a vincere un GP. La sorella maggiore, 750 H2 o “Mach IV” conservò la filosofia originale e continuò ad alimentare il mito.
Ci fu anche un prototipo 900cc 2t da oltre 120cv che, purtroppo o perfortuna, non vide mai la luce.