Doohan: “Potrebbe essere iniziata l’era-Stoner. Bradl e Marquez sono il futuro”

 

Il cinque volte Campione del Mondo della 500 ipotizza così il futuro del Motomondiale. Stoner potenziale dominatore, con il solo Lorenzo in grado di impensierirlo. Per il futuro l’australiano punta molto su Stefan Bradl e Marc Marquez, per questioni di cuore e…di sponsor!

 

Stoner ha corso magnificamente quest’anno. Si è adattato rapidamente alla moto nuova, la Honda ha fatto progressi e la coppia che si è formata è stata difficile da contrastare, anche perché Casey non ha commesso errori ed ha anche modificato il suo stile di guida raggiungendo un livello veramente alto. Se continuerà su questa strada potrebbe aprire veramente l’era Stoner. Rossi ha avuto una stagione difficile e dovrà lavorare molto sulla moto. Lui come pilota è fuori discussione ma il suo problema più che la Ducati saranno appunto Stoner, Lorenzo, Spies, Pedrosa… Alla fine del mondiale, comunque, come sempre rimarranno un paio a giocarsela ed io penso che saranno ancora Stoner e Lorenzo. Pedrosa può vincere alcune gare e all’inizio, ovviamente, avrà le medesime opportunità dei due.

Mick Doohan, Leggenda del Motomondiale e simbolo della storica “500 due tempi” che ha dominato dal 1994 al 1998, tocca anche la questione “Eredità”, spiazzando chi si aspettava qualche banalità e le classiche “Spade sulla spalla” per incoronare vecchi e nuovi Cavalieri:

“Dopo l’era Doohan c’è stata l’era Rossi, ma Valentino non è il mio successore. Semplicemente non si possono comparare differenti periodi storici. Oggi per esempio ci sono molti piloti forti e molti giovani che stanno crescendo.  Io penso di aver lasciato una buona moto a Valentino ed, ancor prima, a Criville, ma entrambi si sono meritato ciò che hanno ottenuto.  Rossi poi ha vinto anche con la Yamaha. Bisogna sempre avere un po’ di fortuna, ma con la sola fortuna si vincono una gara o due, non un titolo. Vincere e continuare a farlo è la cosa più difficile, la pressione è tanta e bisogna continuare ad essere motivati. Nel mio caso la pressione me la mettevo da solo e non avevo problemi di motivazione. Il mio peggior rivale sono stato io stesso“.

E il futuro?

Quest’anno Stefan Bradl e Marc Marquez hanno corso un bel campionato. Ho tifato per entrambi, perché Marc corre sponsorizzato dalla Repsol, che mi ha seguito per tutta la mia carriera e Stefan è figlio di Helmut che correva ai miei tempi. Per la Germania è una ottima cosa avere un campione del mondo e per quanto riguarda Marquez è giovanissimo, si rifarà. Il motociclismo sta attraversando dei problemi, che la Dorna sta seguendo con attenzione, ma nel lungo termine vedo una evoluzione positiva”.

Il Campione rivolge un pensiero anche a Marco Simoncelli:

“Il motociclismo è uno sport eccitante, ma a Sepang ci ha mostrato la sua faccia peggiore. La morte di un pilota è sempre dura da accettare, specialmente per la sua famiglia e gli amici. Simoncelli aveva la stoffa per diventare un campione del mondo, ma sfortunatamente non sapremo mai se ci sarebbe riuscito. Però aveva carattere e personalità, e per questo era già molto amato. Il motociclismo accetta il rischio, ma vivere comporta comunque affrontare situazioni pericolose anche nell’esistenza di tutti i giorni. Sono drammatici anche gli incidente nel quotidiano,  e come piloti accettiamo che tutto ciò possa accade e ci conviviamo, continuando a lavorare per la sicurezza. E molto è stato fatto negli ultimi anni, anche se la sicurezza totale non esisterà mai“.

 

Forse un po’ troppo di ottimismo sul comportamento della Dorna e sul futuro del Motomondiale, ed opinione circa le nuove promesse inflazionata dai legami con Repsol e HRC? Può essere, certo che il legame Casey Stoner – Honda potrebbe veramente scrivere una nuova (ed epocale) pagina nella storia del Campionato. Longevità della MotoGP permettendo, chiaramente...

 

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