Enduro, Mika Ahola si ritira: “Non ho più voglia”

Mika Ahola dice basta. Il veterano finlandese ha annunciato, tramite una lettera aperta, il suo ritiro dal Mondiale Enduro e dalle corse a 37 anni. Il motivo è il più sincero di tutti: Non ho più voglia, voglio vedere cosa potrà offrirmi il mondo senza il casco da pilota”.

 

Ahola lascia dopo 14 anni passati ad altissimi livello, iniziati con Husqvarna nel 1993, con la quale ha vinto la sua prima Sei Giorni nel 1996, e continuati con TM dal ’97 al 2000(altre due vittorie alla Sei Giorni).

Dopo le parentesi con VOR , dal 2001 al 2003, e i successivi due anni in Husqvarna, nel 2006 approda alla Honda all’età di 32 anni, ed esplode definitivamente in un età in cui la maggior parte degli atleti inizia la propria fase calante: dal 2007 al 2011 prende parte al Mondiale cambiando classe ogni anno e riuscendo sempre a vincere mentre, come se non bastasse, alle vittorie in campionato si sommavano quelle alla Sei Giorni.

A 37 anni, dopo 5 vittorie mondiali ed altrettanti secondi posti, e ben 7 vittorie con la maglia della nazionale finlandese alla 6 Giorni, il campione dice “addio”.

 

 

Questa la lettera scritta dal pentacampione del Mondo:

“Dopo ventuno anni di gare nell’enduro, a trentasette successi, sono giunto dopo una sofferta, lunga decisione e un approfondito auto-esame di coscienza a realizzare di non avere ambizione sufficiente per continuare a gareggiare; così mi ritirerò dalle corse. Ho dato tutto quello che ho per questo sport, ricevendo anche molto, certamente più di quanto potessi mai immaginare quando ho iniziato a correre.

Per prima cosa ho vinto tutto nella mia patria, la Finlandia, e sono diventato il pilota più veloce di tutto il mondo sulle neve. Poi mi sono buttato a guidare nei campionati mondiali per diverse squadre italiane ed ho dimostrato, ma solo a me stesso, di essere veloce sfiorando per cinque volte il titolo di campione del mondo. Poi, contro ogni previsione, ho iniziato a vincere, ad un’età in cui la maggior parte pensa già di andare in pensione. E’ stato un po’ un girone d’inferno: 5 titoli mondiali consecutivi nelle tre le categorie dell’enduro moderno, l’ultimo come il più anziano campione del mondo della storia! Con questi nuovi record del mondo registrati nel 2011, sento che la mia ambizione in questo sport è stata completamente soddisfatta.

A tutto ciò aggiungo, dal 2004, anche i 3 titoli di campione assoluto enduro malgrado la FIM non abbia riconosciuto questi titoli. Ho vinto anche tre volte la classifica assoluta in tre edizioni della Sei Giorni e per sette volte sono stato pilota del vittorioso della squadra finlandese sempre alla Sei Giorni. Le mie ambizioni per l’enduro sono state soddisfatte. Adesso sento che è arrivato il momento di cambiare e di vedere cosa il mondo ha da offrirmi oltre a correre! Voglio ringraziare tutta la gente che mi ha dato il proprio supporto durante la mia carriera agonistica e tutti i piloti con i quali ho combattuto!”

 

A lui vanno i nostri complimenti alla carriera e i migliori auguri per il suo futuro “da civile”!

 

 

Commenti

commenti

3 Comments

  1. Pingback: zwembroek

Comments are closed.