MotoGP, le Pagelle di Aragón: Pedrosa 10, Jorge gestisce. Dovi “legna” Cal!

Daniel Pedrosa (10) vince e tiene aperto, sia pur flebilmente, il Campionato. Jorge Lorenzo (9) ottiene una Pole ed un 2° posto pesantissimo quanto banale, mentre Andrea Dovizioso (8,5) tiene a bada Cal Crutchlow (8), battendolo nel duello diretto. Male Valentino Rossi (5), impresentabile Hector Barberà (3).

 

DANIEL PEDROSA Voto 10

Dopo l’incredibile e disastrosa domenica di Misano aveva bisogno di una vittoria che arriva puntuale, netta. Avrebbe potuto anche partire dalla Pole: la caduta ad inizio Qualifica lo frena, così come il traffico trovato nel corso dell’ultimo giro utile, ma sarebbe stato un piazzamento valido solo per le statistiche. Ne aveva di più, era più veloce di Lorenzo e si correva in un tracciato più comodo alla RC213V : infatti scappa subito e saluta la compagnia. Un vero peccato l’episodio di Misano così come un avvio di Stagione non proprio entusiasmante in cui aveva patito, in termini di punti, la presenza di un certo Casey Stoner. Ostacolo che per ben quattro gare non ha avuto il rivale della Yamaha. Ma il Campionato non è ancora chiuso.

JORGE LORENZO Voto 9

Il risultato minimo per Jorge è il 2° posto. Lo è perchè è fortissimo, lo è perchè in caso di non-vittoria può gestire la situazione con una tranquillità che, per quanto relativa, è sicuramente confortante quando i tuoi avversari sono un Ben Spies in difficoltà e due piloti in sella alla tua moto in versioni cliente, ovvero Dovizioso e Crutchlow. Il fatto è che Lorenzo amministra e tira fuori il massimo da ogni situazione, caparbio amministratore di un vantaggio enorme e probabilmente incolmabile. Pole al Sabato e 2° posto la Domenica, da Leader del Mondiale: Pedrosa dovrebbe vincere 7 gare di fila (ne mancano 4) per superarlo.

ANDREA DOVIZIOSO Voto 8,5

Vince l’unica bagarre della giornata in lotta con il compagno-rivale Cal Crutchlow. I due del Yamaha Tech3 danno vita ad un duello che vede premiato il Dovi, rispondendo così a chi parlava di un pilota che aveva “subito” le ultime brillanti prestazioni dell’inglese. Dopo il Podio sfiorato a Misano, amaro quanto poco competitivo e “casuale”, in Spagna arriva un 3° posto dal sapore decisamente diverso e che riscatta anche il digiuno di Brno, in cui Cal lo staccò nettamente. Bravissimo nel trovare il giusto compromesso per affrontare la gara: in Qualifica aveva fatto 7° beccandosi un secondo da Lorenzo e 9 decimi da Crutchlow.

CAL CRUTCHLOW Voto 8

Autore di un grande Sabato, trascorso per diversi minuti da Leader, scatta da una prima fila che non riesce a materializzare. Arriva 4° al traguardo, conquistando quei “punti importanti” che lo avevano visto nelle inedite vesti di “calcolatore”: Crutchlow aveva dichiarato di voler finire la gara dopo lo “0” di Misano, poi di pensare al piazzamento. Viene fuori un risultato che lo consolida al 5° posto nel Mondiale ma che significa, ancora, arrivare dietro a Dovizioso. Se non altro guadagna qualche punto su quel Valentino Rossi che, dopo l’exploit di Misano e la caduta di Indy, lo aveva quasi raggiunto.

JOHNNY REA Voto 7

Tira giù un altro mezzo secondo, tanto da tagliare il traguardo in 7° posizione. In Qualifica stacca Valentino Rossi di 5 decimi e ne paga solo due di distacco da Dovizioso. Per quanto riguarda la gara, Misano arrivò a 43 secondi con Lorenzo che “passeggiava”, ad Aragon riduce il gap a 32 in una domenica decisamente più “spinta”. I Test effettuati a Settembre hanno avuto il loro peso, ma il nordirlandese del Team Honda Ten Kate SBK chiude la propria avventura nel Motomondiale (a Motegi rientrerà Stoner) dimostrando di poter dire la sua con la giusta preparazione ed il giusto feedback moto-elettronica-gomme-pista.

ALVARO BAUTISTA Voto 6 

Tutta un’altra storia. Lo spagnolo del Team Gresini sembra si sia guadagnato la conferma per il 2013, ma ad Aragon passa un fine settimana complicato: malissimo nei turni Liberi e nelle Qualifiche, in gara taglia il traguardo con quelli che sono ormai diventati i “canonici trenta secondi”, trovando un buon piazzamento (6°) in virtù del KO di Stefan Bradl e del drittone che compromette la gara di Valentino Rossi, risalendo così al 6° posto agganciato proprio il Dottore con 128 lunghezze.

VALENTINO ROSSI Voto 5

Tutta un’altra storia. Le sue sensazioni sono positive, ma i risultati non si vedono. Indietro in Qualifica, in avvio di gara commette un errore di valutazione rischiando di centrare Johnny Rea in piena staccata, all’esterno, manovra improvvisata che un pilota di quel livello non dovrebbe neanche immaginare. Infatti Valentino era probabilmente poco lucido dopo una partenza bruttina in cui aveva già perso del terreno: insomma, un erroraccio che che ci può stare e che fortunatamente si risolve con un contatto ed un dritto innocente. Poi recupera e arriva davanti alle CRT e ai due piloti Ducati clienti.

KAREL ABRAHAM Voto 4,5

Discorso che faremo più sotto per il collega della Ducati Pramac. In gara scende sotto al minuto di distacco e si prende qualche punto, vincendo la volata contro la CRT di Aleix Espargaro.

HECTOR BARBERA’ Voto 3

Non ci capisce nulla. Fine settimana difficile da commentare, così come è difficile capire quanto pesi essere consapevole di correre su una CRT nel 2013 e l’addio ad un progetto-Pramac che non è mai esistito. Nel dubbio, Barberà sforna prestazioni che per le ART sarebbero un passo indietro.

STEFAN BRADL s.v.

Un vero peccato, scivola quando era tutt’altro che distante dal Podio. Esperienza anche questa.

NICKY HAYDEN s.v.

Parte bene e sembra recuperato. Non certo in uno stato di forma invidiabile, anzi, ma la soffertissima gara di Misano è un ricordo lontano. Purtroppo la sua corsa finisce oltre le barriere di protezione dopo un dritto da urlo, per fortuna senza conseguenze per il pilota. Sfortunato.

 

CRT:

ESPARGARO’ 9; DE PUNIET 9; PIRRO 6; ELLISON 6,5; HERNANDEZ 6,5; PETRUCCI 6; EDWARDS 5; SALOM 4,5; PASINI 5.

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