I due protagonisti di Misano sono Jorge Lorenzo (10) e Valentino Rossi (9). Ma anche un’atmosfera strana che qualcuno chiamerà “destino”, altri “fortuna”, altri “sfiga”: insomma, succede di tutto e, nel bene o nel male, viene fuori una gara tanto bella quanto drammatica.
JORGE LORENZO Voto 10
Un “10” non pieno e netto, ma è impossibile dare un voto diverso al pilota che vince il GP più importante dell’anno. Jorge tallona un grandissimo Pedrosa, rendendo il duello tra Qualifiche e Warm Up una questione di millesimi. In gara succede quel che succede, e Jorge deve “soltanto” andare a vincere il GP con facilità disarmante. È il suo anno: il credito con la fortuna viene azzerato e se lo spagnolo è saldamente al comando del Mondiale è tutta farina del suo sacco.
VALENTINO ROSSI Voto 9
Il Podio di Misano, 2° alle spalle di Jorge, è il risultato di una gara splendida. Perfetto, pulito, preciso: ottiene il massimo risultato possibile in un contesto certamente “anomalo”, ma queste sono le corse ed è giusto così. Parte a fuoco, trovandosi subito davanti a tutti i “normali” e conservando l’ottimo piazzamento fino alla bandiera a scacchi, rispondendo con un grande passo-gara alle velleità degli inseguitori e all’entusiasmo del giovane Stefan Bradl. Finalmente.
ALVARO BAUTISTA Voto 8,5
L’incubo finisce e il cerchio si chiude nel GP che “sistema tutto”. Andato in crisi dopo aver steso Lorenzo ad Assen, lo spagnolo del Team Gresini conquista il primo Podio in Carriera nella gara che vede Lorenzo sistemare i propri conto con quell’episodio “grazie” ad una tormentata partenza e alla manovra spericolata di Barberà. Rimonta quel che si può rimontare in uno schieramento costituito, sostanzialmente, da 6 o 7 MotoGP “a posto” e ha la meglio su Dovizioso sgomitando fino al traguardo.
STEFAN BRADL Voto 7,5
Il giovane tedesco, di gran lunga il pilota-rivelazione di quest’anno, paga l’irruenza e la grinta terminando le gomme prima degli altri e ritrovandosi in una situazione governabile solo con quell’esperienza che Stefan ancora non ha. Alla fine cede ed è costretto ad accodarsi ai pochi superstiti, ma è da lui che, ogni domenica, arrivano spesso le gesta più belle.
ANDREA DOVIZIOSO Voto 7,5
Arriva vicino al Podio, ma in una situazione del tutto particolare. Dovi non è stato mai competitivo, ha avuto difficoltà nel trovare il Setting giusto per la Qualifica ed è sembrato il pilota più condizionato dalla situazione Meteo di misto asciutto/bagnato e dall’impossibilità di provare “seriamente” fino al sabato pomeriggio. Viene fuori in gara, macinando quei kilometri che avrebbe dovuto e voluto macinare un paio di giorni prima, ottenendo dei punti importanti per la Classifica ma decisamente meno “limpidi” rispetto a quanto visto sino ad un paio di gare fa.
BEN SPIES Voto 7
Tanto per cambiare cade in Qualifica e “brucia” una potenziale buona partenza. In gara parte lento, poi risale ma si becca il classico sorpasso da un pur non entusiasmante Dovizioso in sella alla Yamaha Satellite. Se non altro finisce la gara senza problemi tecnici, sfighe o rotture: non succedeva dal Sachsenring, oltre due mesi fa.
CAL CRUTCHLOW Voto 6,5
Grandi Qualifiche per il Cinghiale di Coventry, che poi impazzisce in gara finendo a terra dopo una partenza non all’altezza. In ogni caso è sempre uno spettacolo, qualsiasi cosa faccia.
NICKY HAYDEN Voto 6
Il compitino? No, correva con una frattura non ancora calcificata ed infiltrato pesantemente, con l’ultima iniezione effettuata dopo aver completato il giro di allineamento, 5 minuti prima della partenza. Non si poteva chiedere di più al generosissimo Kentucky Kid.
JOHNNY REA Voto 6
Johnny non cade. È prudente e inizia ad andare forte, con tempi tra MotoGP e CRT: quanto basta per finire a 3 secondi dall’infortunato Hayden e darne 26 a Randy de Puniet. Sembra che Rea non si capaciti di avere una moto bella, luccicante e soprattutto molto veloce: ha paura di rovinarla e prima di strisciarla ci pensa due volte, anche qualcosa di più. Il giusto approccio di un pilota amato e profondamente umile, che non vuole strafare. Step by step.
KAREL ABRAHAM Voto 5,5
Il buon Karel tira fuori dei giri interessanti dopo aver passato settimane difficili e l’onta della “sverniciatura by CRT”. Ma in gara non si capisce nulla: la moto si spegne due volte, poi riparte e si stende dopo poco.
HECTOR BARBERA’ Voto 4
Distrugge un Mondiale, involontariamente. Hector ha tutta la nostra solidarietà per essere stato ignorato e scaricato da Ducati nonostante un impegno enorme ed una serie di risultati importanti (come la prima fila ottenuta al Mugello in Qualifica), ma a Misano la combina grave, stendendo il connazionale Dani Pedrosa e mettendo forse la parola “Fine” alla lotta iridata. Peccato, per tutto e per tutti.
DANIEL PEDROSA s.v.
Siamo soliti dare il voto a tutti i piloti, perchè il nostro giudizio è complessivo dei 3 Giorni. Ma non riusciamo a valutare Dani: incolpevole, vittima di una sfortuna bestiale. Fa tenerezza e non si può che augurare il meglio ad un pilota che vede i propri sogni di gloria spegnersi ogni anno. Il Mondiale non è finito e solo la matematica consegnerà il Titolo, ma quello di oggi è l’ennesimo brutto colpo.
CRT:
ESPARGARO’ 6,5; DE PUNIET 9; PIRRO 8; ELLISON 6,5; HERNANDEZ 6,5; PETRUCCI 6; EDWARDS 7,5; SALOM 5; PASINI 5,5.
Grandissima gara di jhonny! per essere la gara dell'esordio ha fatto sicuramente di un toni elias o di un Karel Abrham..certo ha la moto migliore rispetto ad una ducati ma è stato pur sempre il primo week-end a differenza di Abrham, si ha una honda ma almeno ha dato 26 secondi a Randy mentre Karel se ci lotta è già una gran cosa. C'è lo vedrei bene su una qualsiasi Motogp il prossimo anno ;).
Un saluto a tutti!
Rea è stato davvero maturo, ha intrapreso il suo apprendistato con umiltà e pazienza, senza mostrare la foga nociva esibita talvolta nel mondiale SBK: spero che Gresini decida di puntare su di lui, perchè un volto nuovo con questa personalità farebbe davvero bene al Motomondiale! Il problema è che (Crutchlow docet) ai piloti SBK serve spesso un anno per mostrare il proprio talento, e forse un team privato necessita di risultati ad ogni gara… Credo che meriti questa chance, ma se non gli fosse data sarebbe forse giusto che cambiasse Casa: ha dato alla Honda i suoi anni migliori, sperando di ottenere un giorno la RCV, e se ora questo non accadesse non servirebbe a nulla rimanere a mortificarsi sulla CBR. Dopotutto, una moto più prestante gli consentirebbe di lottare per il mondiale fino all’ultima gara, e non di avere qualche sprazzo di gloria occasionale rischiando la vita ad ogni curva!
Per caso c’è qualche voce di mercato concreta relativa ad un interessamento di Gresini? (O anche di Suzuki, che forse farebbe bene a tornare in GP con un funambolo coraggioso come pochi altri!)
Rea è uno dei piloti in lizza per la sella di Gresini, che dovrà sciogliere questo nodo entro 2 settimane. 😉