Il “due tempi” torna nelle Corse grazie al nuovo Campionato “CCRT”!

Nel clima di guerriglia burocratico-motociclistica tra CRT, Motogp e Superbike, ecco che spunta un nuovo interessante campionato: il CCRT, ovvero Continental Championship Race Tech, che partirà ad Aprile 2012. Cosa lo rende unico? Prima di tutto il ritorno al due tempi…

 

 

Se ne parlava da anni ed alla fine vedrà la luce, con la prima gara fissata per Aprile 2012. Stiamo parlando del CCRT, Continental Championship Race Tech!

E’ in collaborazione con UEM (“Federazione” motociclistica europea organizzatrice del campionato Alpe Adria), con il quale si nota infatti qualche affinità (come i circuiti: quelli dell’AA sono tutti presenti).

Abbiamo dato una lettura al sito (che devo ammettere: non è particolarmente accattivante…) ed al Regolamento tecnico, ecco cosa emerge:

E’ un campionato incentrato sui prototipi: le Classi saranno 50cc, 125cc e 250cc.

Ma ciò che colpisce è la libertà del regolamento: non vedremo semplicemente delle Gp come siamo abituati, ma vere e proprie moto dalle soluzioni uniche.

E’ permesso di tutto, persino l’uso di Gpl, alchool, il Turbo (Sì, il motore può essere anche quattro tempi, benchè nel regolamento tecnico si parli anche di sovralimentazione nei due tempi), diesel, Wankel e qualsiasi cosa vi venga in mente. C’è una forte attenzione all’impatto ambientale per il quale il sito ufficiale dedica molte parole, aggiungendo anche che con un regolamento così “le piccole moto centoventicinque potrebbero raggiungere velocità come duecentosettanta chilometri orari con un impatto ambientale minimo”. Siamo quindi sicuri che a livello tecnico sarà un campionato davvero unico.

Le piste sono solamente Europee: spiccano alcuni nomi importanti come Assen, Donington, Le Mans e Brno (ma nessuna tappa Italiana) insieme ad altri circuiti meno conosciuti, tra i quali lo Slovakiaring – recentissimo e spettacolare impianto che mi sorprende non sia ancora nel calendario dei campionati maggiori – e, per la mia felicità, il circuito Grobnik di Rijeka.

Il trofeo promette un occhio di riguardo anche ai costi: nel form di iscrizione si legge (molto a fatica, devo dire) che il prezzo per l’intero campionato è fisso a 5500 euro + IVA per la categoria 50cc, e 6500 + IVA per 125 e 250 cc. Immagino però che costruire dei prototipi competitivi non sia molto economico.

Ciò che un po’ ci rende sospettosi è la visibilità: benché abbia destato l’interesse di alcune case produttrici e Università di Ingegneria, io personalmente non avevo sentito parlare da nessuna parte di questo nuovo campionato, quasi per nulla pubblicizzato; il sito – benchè abbastanza esaustivo – non brilla sul piano estetico (vi sfido a trovare anche una sola immagine di moto, o in effetti una sola immagine in generale) e in alcune sezioni risulta illeggibile, data la sovrapposizione di testo e background dai colori chiari. Inoltre, benchè il campionato inizi ad Aprile, la pre-iscrizione è stata aperta solo venti giorni fa e le date della maggior parte delle tappe restano ancora un’incognita.

Noi siamo molto attratti da questo campionato che ricorda molto i tempi gloriosi del motociclismo del passato, dove anche i piccoli privati con grandi idee potevano fare grandi cose. E forse la non eccessiva visibilità aiuterà a mantenere questa filosofia, che è rimasta nell’altro campionato UEM Alpe Adria (dove per esempio il mitico Gabriele Gnani, ormai non più giovanissimo, vince tutt’ora con una moto 125gp costruita interamente da lui, nonostante le varie Aprilia e compagnia varia).

Noi di IN FULL GEAR vi aggiorneremo non appena si saprà qualcosa di più certo e ci promettiamo di seguire, durante la Stagione, le gare di questo Campionato così “nuovo” e così “antico” allo stesso tempo!

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