Dopo 3 Weekend di Gare, la 63° Edizione del Motomondiale ci da già diversi spunti e ci permette di esprimere i primi giudizi ”concreti”, dopo i Classici Test invernali sempre un po’ snobbati (dalla critica) ma che da diversi anni, vuoi anche per la carenza di Piloti nella Classe Regina, è un buonissimo indicatore per le Gerarchie che andranno poi a crearsi nei mesi successivi.
Classifica alla mano, il Mondiale sembra iniziato dove era finito: Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Casey Stoner e Valentino Rossi. Ma, seppur possa sembrare ipocrita visto che parliamo di uno Sport che si misura in millesimi, i numeri (o i punti) in questo caso contano ben poco.
Jorge Lorenzo, Campione del Mondo in Carica, si è dimostrato di una Maturità disarmante. Qualcuno, lo scorso anno, attribuiva l’improvviso lume di ragione dell’ex #99 alla prematura uscita di scena di Rossi ed alla discontinuità degli avversari diretti. Insomma: è tutto più facile senza pressione. Jorge, dopo tre gare, ha messo a tacere anche i più accaniti detrattori. Simpatia, antipatia, arroganza non dovrebbero pesare in questo Mondo: togliendo quindi il giudizio ”soggettivo” e ”personale” criticare Jorge, in questo momento, vorrebbe dire straparlare od essere in preda a qualche sostanza (chiedere alla Kawasaki in SBK?). Il primo WE marchiato “Losail”, in Qatar, ci aveva consegnato un Lorenzo in forte deficit rispetto alle 3 (4, anzi) Honda Ufficiali HRC, tanto che lo Spagnolo enfatizzò il proprio 2° posto definendolo come ”la migliore gara della propria Carriera”. Probabilmente esagerando, ma rendendo bene l’idea della Supremazia Honda. Forte di quanto dimostrato nel 2010, avevo previsto un Lorenzo ”attendista” per le prime 5-6 Gare, che avrebbe cercato di limitare i danni e provato a sfruttare l’errore altrui. Così è stato: primato iridato già dopo la prova di Jerez, con annessa vittoria, dopo lo strike Rossista su Stoner. Il 2° posto all’Estoril è un’altra prova della straordinaria Continuità del Maiorchino, con un ruolino di marcia che ricorda le cavalcate trionfali di 3-4 anni firmate Rossi. VOTO 9
Daniel Pedrosa: il pilota più sopravvalutato della Storia recente del Motomondiale. O forse no. Di sicuro è abbastanza sconcertante che il ”cocco” di mamma Honda, dopo 6 anni di vizi e milioni dedicati solo a lui, non sia ancora riuscito ad andare oltre le 2-3 vittorie a Stagione.
Uno, Dani, che è riuscito (dopo essersi fatto fare la moto su ”misura” -ed è un Nano-) a far vincere l’ultimo Mondiale HRC a Nicky Hayden (uno grande il doppio), nonostante i tentativi di boicottarlo con epici sorpassi inutili e finiti male. E’ il classico pilota impronosticabile nella gara singola, ma a lungo termine non riuscirebbe a vincere neanche a Carte. Straordinario nel giro secco, ha la pecca di non essere in grado nel fare il Setup alla Moto in configurazione gara. Fateci caso (ma sicuramente avrete notato da anni), il 40% dei suoi Weekend seguono questo copione; Pole Position (o quasi), 6 giri Primo e 14-15 giri da Anonimo. Ho seguito alcune Gare con difianco il Time Table in tempo reale ed è qualcosa di scontato ma allo stesso tempo paranormale. Se le gare durassero 30-40 giri, arriverebbe la mattina dopo.
Parlando d’oggi: ha vinto all’Estoril ed è alle spalle di Jorge. Ma…per quanto ancora? Lorenzo ad inizio anno avrebbe firmato per questa ipotesi. VOTO 8
Casey Stoner: mi ha fatto una tenerezza infinita dopo la sfida a Bowling di Jerez ingaggiata da Rossi. Un paio di settimane ad esaltarne il ”cambiamento”, con l’appellativo di ”Rolling Stoner” quasi in soffitta, E invece no: steso, a terra. Ma a sto giro senza colpa. Anche se l’episodio pare abbia avuto risvolti psicologici importanti su Casey, lo vedo come l’unico serio e credibile avversario di Jorge nella corsa verso il Titolo del 2011. Il polso, il ragazzo, ce l’ha. Anche, forse, più di Lorenzo. Rispetto allo spagnolo l’unico suo deficit è la testa, la tranquillità. Chi l’avrebbe mai detto, anche solo 18 mesi fa, che ci saremmo trovati con un Lorenzo esempio di ”mens sana”?
La Honda è un siluro, lui è un Toro: deve ”solo” riuscire a trovare il giusto feeling, con se stesso e con la moto. VOTO 7,5
Valentino Rossi: nulla di nuovo sotto al sole. Prevedevo un Rossi in estrema difficoltà, non solo per l’anno in corso. Ha davanti a lui una generazione di ragazzini ”elettronici”, proprio lui che fu il ”ponte” tra la leggendaria 500 e la moderna 1000-800-1000. Penso proprio che l’Epopea del #46 sia terminata e sono pronto a scomettere che, se il 2012 (come credo) dovesse continuare a vederlo ”lottare” per un terzo posto (”continuare”, in questo momento neanche quello), sarà lui a riportare la Ducati Ufficiale nel Mondiale SBK 2013. Ha già meno della metà dei punti di Lorenzo e ne avrebbe ”meritati” anche di meno, visto quanto accaduto in Portogallo. Ma se fai un Mondiale con 17 moto al via (quando va bene) e fai andare a punti i primi 15… VOTO 5
Marco Simoncelli: il suo Mondiale, per ora, è come quando devi scartare un regalo (che sai bellissimo) ma, per qualche strano fatto esterno al limite del grottesco, non ci riesci e devi rimandare l’appuntamento. Marco è senza dubbio un pilota di talento, ma alcuni errori e ”colpi di testa” sono sia ammirevoli sia sconcertanti. Ma mi piace anche per quello. E se ce l’ha fatta Lorenzo, ce la può fare anche lui. I giri in testa a Jerez e le ottime Qualifiche dell’Estoril sono ”tanta roba” ed è da questo che deve ripartire. Il resto? Da censura, ma ci può stare. VOTO 6/7
Andrea Dovizioso: l’anno prossimo lascerà libero il posto a Simoncelli, l‘HRC non può permettersi un pilota da, massimo, 4° posto. VOTO 5,5
Nicky Hayden: è sempre lì. Ha vinto un Mondiale senza vincere, e quest’anno (tra piazzamenti e cadute altrui) è 5° ad un punto dal compagno di squadra Rossi (4° a 31). Con lo ”smacco” di aver preso lui, anziché Rossi, il primo podio del ”Dopo Stoner”. VOTO 6,5
Hiroshi Aoyama: bravo a rimanere in piedi a Jerez, dove ha aspettato che fossero gli altri e confezionarli il 4° posto. Per il resto, in linea con le aspettative. VOTO 6
Cal Crutchlow: uscirà con il passare delle gare e con l’avvento delle Piste già gommate nel Mondiale SBK lo scorso anno. Discreto impatto fino ad ora. VOTO 6
Ben Spies: è un potenziale grandissimo, anche se ha cominciato male. Ma un paio di podi a fine anno, secondo me, se li sarà presi. VOTO 5,5
Colin Edwards: Podio sfiorato a Jerez (come tutti, a dire il vero) e piazzamenti da ”metà classifica” (che in MotoGP vogliono dire 6°-8°): fa il suo, come da 20 anni ormai. VOTO 5,5
Hector Barberà, Toni Elias, Alvaro Bautista: impresentabili. Solo l’ultimo è giustificato e giustificabile, visto l’infortunio. Danno l’idea di essere dentro ”per far numero”. VOTO 4,5
Loris Capirossi: purtroppo penso sia davvero finito e, credo, si ritirerà a fine anno. Gli auguro un buon Mondiale ma sarebbe anche il caso di appendere il Casco al chiodo, anche se ci mancherà. Come manca adesso. VOTO 4,5
Karel Abraham: ad inizio anno lo detestavo ed ero pronto a sbranarlo. Ma cosa vuole sto riccone incapace? E’ facile correre di ”tasca propria”…quando sei un para-sceicco. E invece mi aspettavo di peggio, tiene dietro tanta gente affermata ”sul campo” e guida sempre al limite. Stimabile per impegno. VOTO 6
Randy de Puniet: Tra il ”senza voto” ed il deludente. S.V.
John Hopkins: Eroe, non ci sono parole. 8
DORNA: Questi qua non sarebbero in grado di realizzare neanche un Torneo di Curling tra Pinguini, con massimo rispetto per il Curling che ritengo un qualcosa di ”affascinante” e sono felice per i ”Curlinger” (si dirà così) che la DORNA non sia affar loro.
Non sto qua a tirar fuori la storia di Moto2, Moto3, Mafie Honda. Ma vogliamo parlare del sistema di assegnazione dei punti? Come si fa a premiare i ”primi 15” quando hai 16-17 partenti? Vi immaginate se si dovesse arrivare all’ultima gara con un pilota al quale bastano 1-2-3 punti per la matematica certezza di vincere il Titolo? A cosa assisteremmo, ad una passeggiata per scongiurare cadute o altri imprevisti? Sono ormai 2 anni che, regolarmente, l’ultimo classificato si porta a casa anche più di 3 punti. Uno scandalo, che falsa sia il Campionato sia ”l’Albo d’Oro”: un tempo fior fior di piloti lottavano per i punti, oggi basta essere iscritti al Campionato e, se ti va male e sei un incapace, finisci con quasi 20 punti all’anno. VOTO 2
HONDA HRC: Hanno speso 4 volte più di tutti, con la possibilità di avere il doppio/triplo/quadruplo di feedback Pilota-Team-Sviluppo rispetto alla concorrenza. Difatti hanno una moto che, ad oggi, è una spanna sopra a tutti. Se quest’anno non dovessero vincere il Titolo Piloti, dovrebbero ritirarsi. Non solo dal Mondiale. Si limitassero a fare Scooter e porcate Ibride. VOTO 8
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