Un classico biennale fino al 2014 per la meno classica delle accoppiate. Sarà D-D, Dovizioso-Ducati.
In attesa dell’annuncio (previsto tra Indianapolis e Brno) rimane da sciogliere il nodo legato al Team Satellite o “junior Team”.
Guai a giudicare un pacchetto Moto-Pilota prima che i due si conoscano.
Certo che i dubbi sono tanti e leciti, visto che Ducati non diventerà di certo una moto “dolce” nel giro di 6 mesi e il pilota italiano, spiegando i buoni risultati ottenuti con il Tech3, ha parlato della M1 come una moto “lineare”, preferendola alla RC212V guidata per anni.
Disse anche che inizialmente si trovò male perchè pretendeva di guidare la Yamaha come la Honda, poi comprese che avrebbe dovuto adattarsi: attenzione.
Dovi può essere invece l’uomo-giusto per orientare il lavoraccio che verrà. E non sarà l’unico.
Ma c’è un Giudice implacabile, spietato ed oggettivo: il Dio Crono. Quello che regola la Vita di chi pratica e ama questo Sport.
Ducati si sta rimboccando le maniche e lo sta facendo a 360°. Dal punto di vista finanziario Audi/Volkswagen darà il suo supporto ma non pensate ad una Moto “crucca”: in Italia le moto le sanno fare e si tratterà semplicemente di trovare l’amalgama tra Pianificazione, Realizzazione, Sviluppo e…Pista, Piloti,Tecnici.
La situazione della Desmosedici non è drammatica come qualcuno vorrebbe far credere ma il Gap c’è e va colmato: altrimenti stai a Casa visto che alle Corse si partecipa o per vincere o per fare il meglio possibile e Ducati non può permettersi di correre per partecipare, facendosi sverniciare ogni Weekend da almeno 4 Moto giapponesi.
Non può permetterselo nemmeno chi, da oggi, ci mette i Danè: ovvero i Tedeschi che sì, investono, ma non buttano via soldi.
Parlando di ciò che “vedremo” in maniera più tangibile, restano tanti nodi da sciogliere. Si è parlato di uno “junior Team” spesso a sproposito e facendo una gran confusione.
All’inizio sembrava dovesse essere una Riding School fatta da giovani piloti Moto2 da tenere d’occhio e ai quali far provare la D16 2-3 volte all’anno, poi anche qualcuno di quelli bravi ha capito che sarebbe stato poco fantasioso e, soprattutto, una pseudo-novità.
Ducati vuole almeno 3 Piloti Ufficiali, con due livree tradizionali (Dovizioso e Hayden) ed una-due “private” ma supportate Ufficialmente: un Team satellite con il quale condividere esperienze, dati, Ingegneri e materiale.
Il Regolamento della MotoGP limita a quattro le Moto per ogni Costruttore e, ad oggi, AB Cardion Motoracing e Pramac occupano le due caselle che Borgo Panigale vorrebbe sotto la propria Ala Protettrice.
Karel Abraham (che vorrebbe una Honda/Yamaha, ma ovviamente non gliela danno) potrebbe salutare il Motomondiale (destinazione SBK con un Team 100% Ceco?) insieme al Team (che è del papà, Karel senior), mentre Hector Barberà vorrebbe restarci ma il Main Sponsor Pramac è fallito a fine Luglio dopo una situazione di pre-fallimento durata parecchi mesi.
Hector potrebbe anche rientrare nei piani di Ducati ed il suo ingresso nel Team sarebbe puramente sportivo: lo spagnolo non ha Sponsor importanti ed ha un appeal pari a Zero.
In ogni caso gli uomini di Filippo Preziosi vorrebbero uno tra Cal Crutchlow, Andrea Iannone e Scott Redding con quest’ultimo in grado di giocarsi la carta “Futuro”.
Sì, perchè se Crutchlow è “il colpo”, Redding ha molto entusiasmato (come feeling) al Mugello ed in tanti ritengono possa avere un grande potenziale non ancora espresso. Lasciarlo a Honda/Yamaha… sarebbe un rischio. Danilo Petrucci continuerebbe a far parte del Test Team mentre per Andrea Iannone le possibilità sono molto più concrete.
La sensazione è che tra questi piloti si comporranno il Tech3 2013 e, appunto, il Ducati-bis.
Con Bradley Smith candidato ad una M1 Satellite: qualcuno si sarà accorto che dopo l’approdo di Rossi in Yamaha l’inglesino non viene più considerato “scarso” o “non pronto”.
Tutto in attesa delle due piccole squadre oggi Desmo-private. In tutti i sensi.
dovi non farlo ti prego!
vai Dovi!
Rispetto e stima eterna per il Dovi!
Voglio fare un pronostico…. ducati rovinerà il dovi… semplice…. due anni infernali… poi ai posteri larga sentenza su ciò che ho detto…
melandri era un fringuello sull honda gresini 1 anno di ducati e si è rovinato è scappato di corsa in SBK… idem rossi… che data la sua fama ( e sponsor) è potuto ritornare in un altra squadra competitiva cosa che melandri non potè fare..
aspettate.. odo le parole del dovi in un intervista : se non ho una moto ufficiale vado in sbk lanciando la sfida a yamaha… ma I soldi sono SOLDI… e pur di rimanere in motogp dove I soldi sono tanti… si andrà a cacciare in quel turbinio di problemi in rosso che è la ducati dal….mmmmm diciamo 2008 anno in cui le jappo hanno messo le valvole pneumatiche hanno ridotto il gap con il desmodromico e la ducati non aveva + 15 km h di vantaggio rispetto le altre… ( oltre le gomme bridgestone) , daltronde è un bravo pilota… il dovi.. ma non un fenomeno è un simil pedrosa… buoni risultati ogni tanto.. tanto impegno ma non l'ho mai visto brillare rispetto a tutti gli altri…( cosa che ogni tanto a pedrosa riesce ) quindi… forse è comprensibile la sua smania di avere un " trattamento the ufficiale " in senso di soldi e di " aggiornamenti" -.- accidenti.. speriamo bene per lui la vedo molto male soprattutto per il suo stile di guida che si addiceva molto alla yamaha… prenderà più soldi… e arretrerà qualche posizione.. diciamo il solito 6-7 ttimo posto the ducati…………….
dovi, siamo con teeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.