Si lavora per costruirsi un futuro. Al Mugello il Ducati Test Team scenderà in pista con volti più o meno nuovi: i convocati sono Andrea Iannone (in forza al Team Speedmaster Moto2) e Scott Redding (Kalex Moto2).
Settimana prossima questi due piloti avranno l’opportunità di provare la Ducati GP12 Ufficiale.
E se per Iannone non sarà la prima volta, tanta emozione per Scott Redding, inglese classe ’93 che potrebbe fare il suo debutto in sella ad un Prototipo della Classe regina marchiato Borgo Panigale.
Nel caso Valentino Rossi dovesse lasciare la sella “Factory” libera non sarebbe tra questi 2 piloti il sostituto del “Dottore”: Ducati sta pianificando il tanto chiacchierato (ed auspicato) “Junior Team”, un serie di giovani Piloti e Team “satellite” ai quali far assaporare la GP “1X”, tenendo sotto controllo il polso dei ragazzi e cercando di avere ancor più feedback possibile nello sviluppo della moto, visti i deludenti risultati delle ultime Stagioni.
Avevamo “suggerito” a Ducati la creazione di una Struttura simile a quella del Tech3, che tanto bene ha fatto e fa a Yamaha: la strada è lunga e in salita, ma dal 2013-2014 quello che oggi sono AB Cardion e Pramac potrebbero non essere più dei semplici Team privati abbandonati a loro stessi.
AB Cardion vorrebbe una Honda/Yamaha, ma il limite delle quattro moto per Casa depotenzia le ambizioni del Team Ceco.
Pramac è alle prese con difficoltà economiche (per usare un eufemismo) e potrebbe rinunciare alla MotoGP entro il 2014, forse addirittura l’anno prossimo.
Ecco che prenderebbe così forma lo scenario di 2 Moto Ufficiali e 2 Satellite “Supportate ufficialmente”.
La scelta più logica e l’unica maniera per Ducati di uscire dalla Crisi sportiva: spazzare via la confusione ed una pianificazione degli obiettivi che, da fuori, sembrava ormai scarseggiare.