
Gara impegnativa per Teo Monticelli: il GP di Croazia si svolge su una pista troppo veloce per i suoi gusti (ed anche per i gusti di molti altri in realtà), che accentua parecchio i problemi di trazione della sua Honda.
Nonostante le condizioni sfavorevoli Teo parte all’attacco e conclude la giornata11°, difendendo la sua 10° posizione nel Mondiale.
Ecco il racconto delle gare di Teo Monticelli, oltre ad una piccola riflessione a freddo dopo un GP di Croazia in cui, se qualcosa è mancato, non sono di certo le critiche…
Ecomi di rientro dalla Croazia per raccontarvi la prima esperienza del Mondiale Supermoto sullo storico circuito velocistico di Rijeka.
Come ho scritto subito dopo la gara sul mio profilo facebook, secondo me qua qualcuno deve un attimino rivedere la definizione di supermotard… Per dirla in poche parole: 4 curve su asfalto da fare praticamente in pieno, due staccate e due tratti sterrati monotraiettoria non sono proprio adeguati a questo sport, se questo è motard il prossimo anno vado a giocare a freccette!
Come ho scritto subito dopo la gara sul mio profilo facebook, secondo me qua qualcuno deve un attimino rivedere la definizione di supermotard… Per dirla in poche parole: 4 curve su asfalto da fare praticamente in pieno, due staccate e due tratti sterrati monotraiettoria non sono proprio adeguati a questo sport, se questo è motard il prossimo anno vado a giocare a freccette!

Per fare la differenza bisognava avere un gran motore o giocare dei jolly incredibili, come dimostrato dal gran numero di piloti caduti nel time practice con conseguenti infortuni, tra cui anche il finlandese favorito Mauno Hermunen.
La situazione poi non si presentava per me come una tra le più rosee: con le nostre moto e queste nuove Golden Racing ho sofferto già da inizio stagione svariati problemi di trazione in uscita dalla terra, sarebbero da provare diverse geometrie di funzionamento del leveraggio del mono ammortizzatore, se non fosse che fra due mesi uscirà il nuovo modello e spendere ora i soldi per lo sviluppo non ha molto senso, quindi stringo i denti e provo tutte le posizioni del kamasutra sopra la moto per tentare di dare trazione alla ruota posteriore e perdere meno giri possibile, ma due uscite dalla terra molto lente seguite da due lunghi tratti rettilinei (dove i motori delle Honda non sono di certo i favoriti) erano praticamente una tortura per me.
Per di più non c’erano tratti guidati, lo sterro era monotraiettoria e c’erano solo due staccate su asfalto, quindi recuperare eventuali metri persi in uscita di curva o sul dritto diventava un’impresa.
Nonostante tutto chiudo la sessione di qualifiche al 13° posto a solo 1,1″ dalla pole di Thomas Chareyre.
In gara uno, dopo una brutta partenza, mi metto a testa bassa per recuperare più posizioni possibile, risalgo fino alla dodicesima quando improvvisamente mi trovo senza freno dietro per un guasto all’impianto posteriore. Brutta caduta, risalgo, recupero e finisco al 14° posto!
In gara due rimango di nuovo incastrato in partenza, provo a salvare il salvabile e finisco 13°.
Finalmente in gara tre riesco a crearmi un buco alla prima staccata, esco dal primo sterro nella top 10 e dopo un paio di sorpassi finisco in sesta posizione.
In gara uno, dopo una brutta partenza, mi metto a testa bassa per recuperare più posizioni possibile, risalgo fino alla dodicesima quando improvvisamente mi trovo senza freno dietro per un guasto all’impianto posteriore. Brutta caduta, risalgo, recupero e finisco al 14° posto!
In gara due rimango di nuovo incastrato in partenza, provo a salvare il salvabile e finisco 13°.
Finalmente in gara tre riesco a crearmi un buco alla prima staccata, esco dal primo sterro nella top 10 e dopo un paio di sorpassi finisco in sesta posizione.

Tirando le somme rimango sempre in decima posizione nel mondiale dopo una gara molto sofferta, ma non molto contento di come si siano svolte le cose.
Su piste di questo tipo è difficile fare la differenza, e se la moto non è sistemata a puntino, è ancora più difficile metterci del proprio.
Io sono dell’idea che bisogna fare un bel passo indietro per riportare questo sport agli anni d’oro, per riportarlo in mezzo al pubblico, anche dentro le città se serve, perché ho la sensazione che, più che organizzatori, qua ormai ci siano troppi politici.
Vedremo come si evolverà la situazione, io nel frattempo incrocio le dita e vi invito tutti alla prossima gara degli Internazionali d’Italia Supermoto, che si svolgerà sul circuito di Pomposa domenica 22 Luglio!!
Vedremo come si evolverà la situazione, io nel frattempo incrocio le dita e vi invito tutti alla prossima gara degli Internazionali d’Italia Supermoto, che si svolgerà sul circuito di Pomposa domenica 22 Luglio!!

in arrivo un’altra motoGP? a leggere questo sembra così! tanta organizzazione e poco gas
Magari fosse così! il problema è che col boom di metà anni 2000 i costi sono aumentati tantissimo e di conseguenza c’è stato il calo di partecipanti prima e di pubblico poi.
Io sono daccordo con Teo, il suo è un pensiero che sempre più gente condivide,gli organizzatori non stanno facendo un buon lavoro per contrastare il calo di interesse, invece di sfruttare il fatto che con la supermoto si può tranquillamente organizzare un mondiale in un parcheggio portando lo spettacolo in mezzo alla gente(cosa che pochissimi altri sport possono fare), quest’anno han messo in calendario solo 1 cittadino (anche quello organizzato secondo me male) e 3 gare su piste da velocità che non c’entrano nulla col motard perchè vengono a mancare le curve strette e le staccate da traverso che rappresentano il fulcro della disciplina, e costringono il pubblico a stare lontanissimo dalla pista.
E’ così che invogli la gente a venire a vedere? I piloti di gas ne danno sempre a badilate ma se chi sta a monte non è capace di gestire il contorno non si va da nessuna parte